Ed eccoci ad una nuova edizione della Settimana Animistica che non è un seminario incentrato su pratiche esoteriche e credenze di popoli orientali, bensi' un riassunto degli episodi degli anime che segui andati in onda nel corso della settimana passata. O forse una cosa non esclude l'altra: in fin dei conti stiamo parlando di Jappi.
Questa settimana siamo full: tutte le serie sono definitivamente riprese dopo la pausa natalizia. Nessuna manca all'appello.
Quindi, bando alle ciance - o forse le iniziamo proprio adesso - e si parte più veloci del mezzo di Ange.
Partiresti in questo caso da un illustre assente della scorsa settimana: Ace No Diamond. Dopo la clamorosa sconfitta per mano dell'Istituto tecnico Inashiro - che si sa, quelli frequentano una scuola che con le mazze c'ha a che fare costantemente - il Liceo Seido si sta riorganizzando. Usciti di scena i membri del terzo anno, ormai rimangono solo gli ex primini - due lanciatori + il fratello minore di Kominato; già comunque titolari nella stagione precedente - e gli ex secondini - il ricevitore, l'interbase e un altro lanciatore - diventati ormai terzini. La puntata si incentra sulle parole di fuoco tra Sawamura e Furuja - ciascuno dei quali deciso a diventare il nuovo asso - e sulla scelta del capitano - che cade sull'occhialuto ricevitore. Finalmente c'è spazio anche per i Senpai che non erano riusciti a procurarsi il posto da titolare l'anno precedente e credi che uno di loro - un energumeno che sembrerebbe essere un battitore abbastanza abile - sarà probabilmente il nuovo clean up della formazione. In tutto questo il coach ha già rassegnato le dimissioni: racconta che è per assumersi le responsabilità per il mancato approdo al torneo nazionale ma in realtà facile che abbia visto con che materiale scarso a livello di cervello sia rimasto e pertanto abbia deciso di levare le ancore. A nulla vale il tentativo del preside di trattenerlo: nemmeno promettendogli il berretto di Tommy Yang originale degli anni '60. Per qualche puntata probabilmente si parlerà di allenamenti e dei problemi per la costruzione di un gruppo affiatato in vista del torneo autunnale.
In settimana è uscito pure l'OAV1 incentrato su Kominato - il maggiore - e sulla sua relazione col fratello. Il quale non ha fatto altro che imitarlo per una vita e guarda caso è infatti finito al Seido pure lui nonostante avesse avuto proposte anche da squadre di scuole più vicine a casa propria e altrettanto rinomate - inclusa quella in cui il fratello sarebbe voluto andare ma venne scartato per via della statura. Il commento del fratello maggiore - tornato brevemente a casa per la pausa di fine anno - è: "essere il maggiore è proprio una seccatura" e difatti appena tornato al Seido comincia subito ad agitare la mazza come un forsennato probabilmente facendo finta di colpire il fratello copione.
Passiamo a Death Parade - anime che avevi già annunciato di stare aspettando e che decisamente non ti ha deluso. La prima puntata parla di una coppia di coniugi che finiscono, non si sa per quale motivo, presso il bar Quindicim dove li sta aspettando per giudicarli Decim - e adesso che mi vengano a spiegare dove sono finiti quelli da Undicim fino a Quattordicim. Decim li accoglie benignamente offrendo pure loro da bere e chiedendo loro se ricordassero in qualche maniera come mai erano finiti li. Costoro rispondono di no, che l'ultima cosa che ricordano era di essere stati in viaggio di nozze. Parte un gioco di quelli che neanche Saw dei tempi migliori poteva pensare, tanto è trucido: i coniugi si sfidano a freccette, solo che quando il bersaglio viene colpito il partner sente un ammontare di dolore pari a quello del punteggio realizzato nella parte del corpo raffigurata nel settore colpito. Il tutto per decidere chi deve sopravvivere. Alla fine - siccome i due coniugi stupidi non sono - essi realizzano di essere già morti e di conseguenza che il bar in cui si trovano e la sfida che stanno portando avanti sono solo per decidere chi andrà dove. A seguito dell'ultima freccetta che finisce nel centro perfetto del bersaglio, vince la moglie. Tuttavia si scoprono alcuni altarini della loro relazione, in particolare il fatto che il figlio che sta nel suo grembo non sia di suo marito. Decim decide cosi', nonostante il risultato della sfida, che la moglie va nel nulla (rappresentato dal simbolo dell'inferno) e il marito nel ciclo della reincarnazione (rappresentato dal simbolo del paradiso). A fine della puntata appaiono due ragazze che dovrebbero essere probabilmente delle collaboratrici future di Decim.
Continua ottimamente Kiseiju, anime che ti piace davvero parecchio. Ritorna centrale nella narrazione la figura dell'ex prof. Tomiya, che ha cambiato nome e professione. Shinici si fa assistere da un vecchio amico anche lui nelle sue stesse condizioni - ricordate qualche puntata fa il tizio in riva al mare con il parassita che si era fuso con la sua gola? E' lui e ha anche voluto dare un nome al parassita chiamandolo Joe anche se credi che probabilmente qui il fan sub abbia capito male e sia in realtà Jaws. Nome che il parassita peraltro adora, eh - e assieme mettono alle strette il detective fino a riuscire a capire chi è il mandante. Detective che nel contempo aveva ricevuto calorosa raccomandazione da Tomiya - che aveva anche offerto di pagarlo per il lavoro fin li' svolto - di lasciar stare; l'avesse ascoltata. Ovviamente no, chè si sa che la curiosità è detective; quindi fa incontro con Shinici e amico e scopre la verità sui parassiti. Tomiya decide allora di incontrare Shinici: i due non è che propriamente si raccontano barzellette - in particolare la ex prof insiste sulla sorte della madre di Shinici, suo vero e proprio punto debole - e finisce con la donna che decide di non affrontarlo in quanto impedita dalla presenza del suo bambino. Che, ricordiamolo, vuole far crescere per farci degli esperimenti. Cosa che Shinici proprio non butta giù e gliela giura; nel corso dell'episodio sono però veramente sconvolgenti le parole del protagonista che urla "Fatevi da parte umani": sembra che ormai si sia reso contro di non essere più umano. L'episodio termina con Shinici che viene intercettato da una sorta di Medium che gli chiede di leggergli la mano; il protagonista offre la sinistra e non ovviamente perchè l'altra sia sporca. La donna dice che c'è un buco grande nel suo cuore al che Shinici resta perplesso e chiede come può chiuderlo; solo rivedendo la persona che l'ha causato. Il protagonista afferma allora che quella persona l'ha già uccisa con un espressione degli occhi che fa tremare la donna e che davvero sembra provenire da tutto fuorchè da un essere umano.
Non accade invece moltissimo in Akatsuki no Yona: rimasti separati da Hak e intrappolati dentro dei cunicoli sotterranei, i nostri eroi scavano per trovare un'uscita. E sarebbero ancora li' se non fosse che Hak usa il cervello oltre ai muscoli domandando agli abitanti del villaggio - che un po' più di loro era lecito credere ne sapessero di quei luoghi - dove scavare e riesce a salvare gli amici. Per tutta ricompensa Yona gli va a dire che esige da lui si essere chiamata principessa: gli altri del gruppo li ha conosciuti dopo quindi la possono anche chiamare Yona. Ma lui no, non scherziamo. E Hak si china al suo cospetto, questo si: poi non la chiama principessa però: e che cavolo un minimo di gratitudine per uno che ha versato in 13 episodi per proteggerti più sangue di quello che è riuscito a versare Sirio il Dragone in un'intera serie la vogliamo avere? Comunque il Drago Blu - che dice che la storia per cui incrociare il suo sguardo significa divenire di pietra è pura invenzione - si unisce definitivamente al gruppo: non ha mai avuto nome, gliene danno uno che si attagli al suo carattere silenzioso e che ha a che fare con i raggi lunari. Chè Yona era ispirata cosi' e la principessa è lei. In chiusura un esausto Drago Bianco comincia ad avvertire la presenza del Drago Verde: è ora di reclutare un altro drago a quanto pare.
Di nuovo colpi di scena in Cross Ange un anime che, partito nei tuoi gusti come riempitivo, si è invece rivelato uno degli appuntamenti più attesi. Sembra che per qualche motivo sconosciuto il Vilkiss abbia protetto Ange nell'ultimo scontro, teletrasportandola; a lei si sono uniti Tusk e Vivian. Iniziamo da qui: Vivian è sempre stata conscia di essere un dragon a quanto pare ma doveva essere un segreto; Tusk dirà che gli antichi - con ogni probabilità gli esseri umani che esistevano prima della creazione da parte di Embryo - non possono usare il mana cosi come i Norma. Ad ogni modo i tre vengono proiettati in un luogo lasciato cadere in rovina apparentemente da molto tempo; una unità di soccorso robotica li indirizza verso una struttura di salvataggio per superstiti dove apprendono l'amara verità: si trovano sempre nel loro pianeta ma 538 anni dopo. In mezzo beh...una guerra che ha sterminato l'intera razza umana. Quindi loro sono le uniche forme di vita esistenti. Ange da di matto e prende a male parole sia Tusk sia Vivian - solo perchè c'erano solo quei due; di solito Ange quando perde il controllo fa molto di peggio - salvo poi riprendere un attimo la ragione dopo una buona notte di sonno e scusarsi. Nel frattempo parte la logorria più totale sulla sfortuna/fortuna di essere approdati in un mondo come quello, sulle motivazioni ritrovate di Tusk dopo avere conosciuto Ange, sul cattivo karma della stessa: il tutto all'interno di una comoda stanza di albergo trovata da Vivian. Mentre i due si avvicinano - fisicamente proprio, chè si scopre che pure ad Ange Tusk non dispiace affatto; o forse ha fatto due più due (meglio dire uno più uno) e si è resa conto che quello offre il mercato - spuntano improvvisamente dei dragoni con cavalieri che distruggono la loro comoda stanza d'albergo e danno loro il benvenuto nella loro Terra che aggiungono essere quella vera. Ah...ovviamente nel trambusto Tusk finisce col viso tra le gambe di Ange, ormai è un classico.
Tra uno sgargiare di frasi latine e gesti sempre più improvvisati continua pure la Saga degli Spiriti Stellari di Fairy Tail. Mentre Natsu, come dichiarato dall'anteprima dell'episodio precedente, cerca la tattica dello "spacchiamo tutto" - prendendo Ofiuco di petto ed essendo il primo a subire l'effetto di una magica ocarina che il Serpente tira fuori e che permette di avere l'equivalente del potere degli dei di Saint Seiya - Erza usa il cervello - si, è sempre stata una di quelle che ha dimostrato di averlo oltre alle altre doti - e individua la tattica vincente su imbeccata di Levy. Apparentemente Ofiuco è trina, bisogna colpirne tutte le tre parti contemporaneamente: Natsu e Wendy attaccano cosi' il serpente - che rappresenta il Padre - gli altri di Fairy Tail attaccano dall'interno - il Figlio - e le tre maghe stellari si occuperanno di un globo in cui viene convogliata l'energia degli Spiriti Celesti - che rappresenterebbe lo Spirito Santo della Trilogia. Incuranti del fatto che questa spiegazione sia fragile come un bicchiere in cristallo Thun e cada giù dal cielo come una rivelazione improvvisa, i membri di Fairy Tail si precipitano verso le varie parti di Ofiuco. Intanto Natsu continua a prenderle - è un po' testardo, capisce le cose coi suoi tempi - e Wendy prova a dare una mano; Ofiuco un po' si stanca e fa partire dei massi di dimensioni pressappoco continentali. Uno sta per cadere sopra la principessa - che, al suo solito, parla parla ma combina pochino - ma viene salvata dal suo cavaliere che a sua volta viene salvato da Wendy la quale tenterà l'incantesimo di cura ma questo sembrerà non funzionare. Ma ecco il colpo di genio: le tre maghe degli Spiriti Celesti possono utilizzare l'antica magia più potente, Gottfried. In chiusura di puntata la stanno usando - assumendo la solita posizione del tet a tet ormai cosi cara ai fans - mentre i membri di Fairy Tail sembrano aver finito il loro lavoro e Natsu sfoggia pure la sua tecnica segreta, ovvero un colpo che ha a che fare con la fiamma della Fenice Nera - che, guarda caso, ricorda un altro manga. E nella prossima puntata sembra che i nostri faranno a conoscenza del Re degli Spiriti Stellari.
Nanatsu no Taizai propone un Meliodas totalmente fuori controllo - tanto da tagliare in due pezzi anche Ban - che affronta uno dei paladini più forti la cui abilità speciale è il Link che gli consente di assumere tutti i poteri di chi si allea con lui. Si scopre poi che Meliodas sembra essere un mezzosangue fin da principio - credi intendano metà demone e metà umano - e che quando la metà demone prevale è molto più potente ma non può utilizzare la sua abilità speciale, il full counter. Nonostante l'immenso potere del link - persino Gilthunder ha contribuito in parte - e l'essere riuscito a porre Meliodas in stato di semi-incoscienza, il paladino è costretto alla ritirata in seguito all'intervento di Diane con la sua ritrovata arma imperiale; tuttavia è riuscito decisamente a rubare la spada di Meliodas. Il resto della puntata riguarda la dichiarazione di impegno di Meliodas con Elizabeth - con annessa ovviamente qualche palpatina - l'allenamento tra Ban e King - con Ban che confessa che vuol sconfiggere i paladini al fine di poter chiedere come premio una reliquia sepolta nella capitale che consentirebbe di interloquire con gli dei: lui vorrebbe chiedere loro di resuscitare la sorella del Re delle Fate - e la quasi apparizione della principessa Margareth, tenuta in una cella a quanto pare, e che sembra essere dalla parte dei Peccati Capitali non credendo alle parole di Gilthunder che le riferisce che la morta della sorella sia loro dovuta.
In World Trigger continuano gli allenamenti del nostro trio al fine di divenire una squadra Border a tutti gli effetti: mentre gli insegnanti di Yuma e Chika affermano che i loro pupilli stanno facendo dei grossi progressi, quello di Osamu dice che sperano nel futuro - gentile maniera per dire che non c'è molto di cui stare allegri. La presenza di Yuma ha ovviamente già attirato le attenzioni del comando centrale di Border: viene mandata una squadra, formata dall'elite dei Border, al fine di ucciderlo e di recuperare il suo black trigger il quale creerebbe uno squilibrio nel potere delle diverse divisioni di Border. La squadra viene intercettata da Jin - forte dell'effetto collaterale del suo black trigger, la predizione del futuro - che vuole difendere Yuma e che viene coadiuvato dall'Unità Arashyama mentre quella Miwa aiuta il nemico. L'episodio si chiude con l'annuncio dell'inizio dello scontro tra le due parti.
Dopo alcuni episodi con molta azione, sostanzialmente più calmo l'episodio di Tokio Ghoul: è incentrato sul dare uno sguardo a tre diversi fronti. Il primo, quello della polizia, è caratterizzato dal tentativo di capire quale possa essere la situazione nei vari distretti, dall'ipotesi di una organizzazione di Ghoul nel ventesimo distretto e della possibile espansione degli stessi in tale distretto e nel terzo. Appare la figlia dell'ispettore Madò, classificatasi prima nella sua scuola di apprendistato e nuova compagna del Detective Amon: mostra subito una notevole razionalità che la porta ad arrivare ad alcune conclusioni interessanti circa il ventesimo distretto e l'attività dei Ghoul: sostanzialmente le predazioni in tale distretto sono fortemente diminuite grazie ad un'organizzazione che le teneva controllate e che si suppone essere l'Aogiri; l'Ingorda - cioè Rize - avrebbe agito contro le direttive di tale organizzazione ed è comunque scomparsa da oltre 6 mesi il che porta i poliziotti a concludere sia stata uccisa dalla stessa organizzazione. Il secondo fronte è quello dell'Anteiku che viene ricostruito e presso il quale si festeggia il compleanno della piccola Hinami. Nel quadro di felicità generale Touka - della quale nella puntata si è parlato in quanto si sta preparando per l'ammissione universitaria e vorrebbe attendere una scuola piuttosto esigente quanto a voti - guarda fuori dalla finestra, probabilmente pensando a Kaneki. Il quale - terzo fronte - ha già scalato i ranghi dell'Aogiri - si notino i due nastrini sulla sua divisa, simili a quelli di un caporalmaggiore del nostro esercito - e, assieme al fratello di Touka, sta conducendo una squadra di Ghoul nella quale appaiono pure due ragazze con la sua stessa caratteristica di aver un solo occhio rosso.
Episodio piuttosto movimentato quello di Garo di questa settimana. Parte da una storia riguardante due cavalieri in lotta per l'amore della stessa donna, Isabel, che sposerà uno dei due, Lord Juste. Entrambi si trasformano in orrori per essere in grado di superare il rivale. Isabel, capitolo, utilizza una magia che si basa sui fiori - e che tutti credevano fosse per conservare la sua bellezza in attesa del ritorno del marito; magia che implicava secondo la leggenda il bere il sangue di fanciulle e il cui utilizzo aveva qualificato la donna come strega - per sigillare il marito. In realtà Isabel era infatti una alchimista Makai. Ovviamente i protagonisti, ormai divenuti il padre di Leon e Alfonso, per le più varie ragioni si troveranno nell'ex castello del conte Juste che nel frattempo è stato utilizzato come base da un gruppo di ladri - almeno cosi' vengono considerati - capeggiati da Gaspard Montes, un omaccione che ce l'ha con la vicina città di Lavietslà in quanto un giovane - Mauro, ma in realtà chiaramente Favaro di Shingeki no Bahamut con la tinta bionda - avrebbe disonorato sua figlia. Altrettanto ovviamente si rianimeranno gli orrori - il conte verrà inavvertitamente liberato dall'abbraccio di Isabel da parte di Mauro e della figlia di Montes, Fana; il rivale si prenderà lo stesso Montes - e ricominceranno a combattere tra di loro. E qui sorge il dubbio. Lasciarli fare e farsi un pacco pony express di cavoli propri? Non se ne parla: Alfonso e German li affrontano e, forti del contrattone protagonista in attesa di un possibile ritorno di Leon, vincono. E i due ragazzi - Mauro e Fana - vissero felici e contenti visto che è stato tolto di mezzo il padre di lei che tanto ostava la relazione. Non male per due tizi - parli di German e Alfonso - che erano usciti l'uno per recuperare dei fiori per la donna che lo sta ospitando e l'altro per prendere un po' di aria fresca rispetto ai pressanti doveri di palazzo. E Leon? Appare pure lui - più bucolico che mai - quando l'alchimista Makai - Ema - lo va a trovare. Lo convincerà a darsi una mossa, no? No, gli dice solo che forse si rivedranno.
Finiamo con Kuroko no Basket che ci presenta lo scontro tra le squadre del Kaijo e del Fukuda, ovvero Kise contro Haizaki - ricordate il simpaticone dello scorso episodio? E' lui, coi capelli più stirati che mai. A quanto pare non parlava e basta: è proprio forte. A prima vista la sua abilità e molto simile a quella di Kise - copiare le mosse degli altri - ma con una particolarità: quando esegue per la prima volta la mossa avversaria, l'originario proprietario non è più in grado di utilizzarla. Insomma, ruba. La spiegazione scientifica di tutto questo è la seguente: lui cambia il ritmo e il tempismo delle mosse per adattarle a sè e per questo nessun altro può più utilizzare la stessa mossa. Ha senso; si',se riesci a cambiare lo spazio e il tempo per gli altri forse si'. Comunque la puntata termina con un piccolo flashback di sfida ai tempi del Teio tra Kise e Haizaki - nella quale Kise ammacca una figura di palta notevole - e con l'immagine di Kise a terra mentre l'avversario incombe su di lui statuario; segno che son cavoli acidissimi per il Kaijo. Ma tanto si risolleverà e lo vedremo nel prossimo episodio, mica si può far vincere un tizio dalla pelle gialla ma con un'acconciatura simile a quella di Alan Iverson.
E' tutto per questa settimana, buon divertimento con gli anime Jappi!
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