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venerdì 3 aprile 2015

Il filmone: Lincoln Vs. Zombies



Questa rubrica - lo hai già detto - la stai portando avanti abbastanza poco per ragione già spiegate. Tuttavia ogni tanto ti capita di addocchiare qualche autentica perla sconosciuta ai più - almeno credi - che ti viene gentilmente segnalata; la guardi - chè ti fidi di chi ti consiglia - e boom, la devi recensire. 

E' il caso di questa opera chiamata "Lincoln vs Zombie" - di cui non sai praticamente nulla prima della visione. E non ne sai mica di più dopo. Si tratta comunque di un B-movie - termine per dire elegantemente che non c'erano soldi per fare qualcosa di migliore - che dovrebbe scimmiottare un altro film - Abraham Lincoln: the Vampire Hunter della 20th Century Fox, mica pizza e fichi - proiettato nelle sale cinematografiche statunitensi nel 2012 e da li' mai più uscito credi, probabile abbiano bruciato le bobine - o gli spettatori tramutatisi in zombie le abbiano distrutte. Fatto da The Asylum - un nome un programma chè suona più o meno come manicomio non come asilo come si potrebbe pensare - e che è costato la bellezza di 150.000 bigliettoni con la faccia di George Washington su. 

Ok, 5 punti 5 che ti hanno impressionato - positivamente o negativamente - di questa autentica perla da botteghino; non sai quale botteghino però. 


1- L'attore protagonista

Ad impersonare il buon Abramo troviamo nientepopo' di meno che Bill Oberst Jr., attore buono, mica batteria. Apparentemente attore di teatro e specializzato in figure storiche, hai da dire che è bravo per davvero. Specialmente se hai visto il recente film sul Lincoln, quello serio, devi dire che davvero Bill non sfigura contro un attore sicuramente più conosciuto e quotato come Daniel Day-Lewis nella produzione Spielberghiana. Bravo sia nei monologhi - con la consueta voce calma e impostata tipica di Lincoln - sia nelle scene d'azione - se cosi' le vogliamo chiamare - quando impugna quel falcetto che costituisce forse la cosa più epica dell'intero film. 



2- L'ambientazione

Ok, film a basso costo ma insomma, pur senza ricreare chissà che scenografie, basta qualche volta scegliere le location giuste. Il film si svolge nelle campagne rurali ed è bastato scegliere una foto presa da lontano di qualcosa simile alla casa bianca - chè oh, qualche secolo fa poteva pure essere diversa da adesso - una sorta di vecchia caserma - che sospetti forte sia una cantina in realtà - come forte e qualche pseudo vallata e il gioco ha pure retto. Gli interni sono sempre gli stessi per buoni 3/4 del film , niente di più facile che sia stato tutto girato in quel pseudo forte. 




3- Gli zombi

E' un film sugli zombie no? Quindi di zombie devi parlare. Beh, non sono nemmeno fatti male, carne putrefatta umana con una botta di sbiancante in faccia e qualche effetto sangue secondo tradizione del genere. Quello che ti impressiona è che sono praticamente incapaci di percepire la presenza di un umano a un cm da loro; o fai rumore o proprio non ti considerano di striscio. Non sentono l'odore e nemmeno ti vedono. Lenti come da schema classico, a quanto pare si muovono prevalentemente di giorno - il protagonista giunge a domandarsi se di notte dormano, mah - e l'unico loro punto debole è la testa: in sostanza o li si headshotta o gli sei taglia la testa. E difatti su questo punto tra poco torniamo. 



4- Le armi

Nonostante i nostri prodi siano muniti di moschetti e armi da sparo varie, preferiscono l'uso di armi da taglio, essenzialmente perchè il rumore dello sparo attira altri zombi e, dato che in totale i nostri eroi saranno una dozzina - i fidati di Lincoln 5-6 persone, altre quattro che derivano da una casa dove cercano rifugio e altri tre o quattro soldati confederati che presidiano il forte - meglio non attirare orde di zombi ed esserne prevaricati. Spade? Macchè, quelle costano e ce ne possiamo permettere solo una. Allora andiamo di falcetto, di scure, di paletti di legno, di mannaia e di tutto quello che si può trovare in una fattoria. E l'effetto che ne deriva è pure dannatamente interessante perchè le scene in cui schizzano via teste in seguito al taglio della lama sono epiche tanto da rendere il falcetto il vero attore protagonista del film. 



5- Roosevelt? 

Che non capisci che cavolo ci faccia li' Roosevelt da bambino, per di più rifugiato presso la casa dell'amante di Lincoln. Però è un figo della madonna. Davvero. Parla aulico ed è sempre il primo che vuole menare le mani. Tiè beccatevi questa scena.


E, unico tra tutti, rimbecca di frequente a Lincoln e il presidente gli deve pure dare ragione. Una ragione per amare questo film. 


Bon, questi i motivi per cui guardare questo film non è poi cosi male. Ora mi scusereste, andrei a prendere il falcetto.


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