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venerdì 8 maggio 2015

Attackati al Titan Cap.69: le memorie del Dottor Kenny



Ok, doveva succedere. In un'opera come Attack on Titan qualcuno deve lasciarci. Troppi capitoli senza una morte di rilievo - non parliamo di Lord Reiss, l'unica nota di cui era degno era quella che prendeva durante la lezione di Storia delle Mura per aver creduto che Delle Mura fosse un cognome -, doveva accadere. E qui la voce del titano che ci racconta la vera storia di Shingeki è un po' rotta dalla commozione - non quella cerebrale per aver sbattuto il testone quando lo avevano ficcato dentro il cemento. 

Signori e Signore, questo sarà un capitolo doloroso. 


Si comincia con il Dr. Kenny da giovane lanciato all'inseguimento di due ragazzuoli che avevavno marinato la scuola. No perchè quel giorno c'era la vaccinazione obbligatoria e i due mica volevano farla. Non sia mai che il Dr. Kenny manca una vaccinazione: ne andrebbe della sua reputazione. A quanto pare pero i due fratelli - un giorno mi spiegheranno come mai uno sia biondo tipo svedese quando fa le mesh e l'altro nero di capelli più di un indiano con la tinta - pongono resistenza: "Noi la vaccinazione l'abbiamo già fatta, aspetta che ti mostro", gli dice il biondo. E si trasforma in un gigante. 

Niente da fare, stavolta il Dr. Kenny deve arrendersi non prima di avere provato però a lanciare il coltello intriso del vaccino contro il giovane. In tutto questo l'altro giovane - quello che poi diventerà Lord Reiss - non fa nulla, a testimonianza della sua importanza nella storia. 

Al Dr. Kenny non resta che andare a vedere come sta la sorella Kushel, da tempo sotto le sue cure; allora chiede al gestore della pizzeria dove lavora, anch'esso suo paziente. "Grazie, stai curando i tuoi denti come ti ho detto di fare? " Sotto la risposta


Arrivato nella stanza della sorella, il Dr.Kenny nota che è dimagrita un po' troppo. "Eh, ho capito che la cellulite è una brutta cosa ma quante pastiglie hai preso?". Ma quella non risponde. Risponde invece un fanciullo scheletrico che Kenny nota in un angolino: "Noi credevamo fossero per la tosse". Al che il Dr. Kenny - e per chi dubitasse ancora della sua capacità, notare la borsa da vero medico in carriera che ci sfoggia - ligio al giuramento d'Ippocrate, chiede


Finisce che il marmocchio - che poi sarebbe Levi - se lo deve prendere sotto la sua ala protettiva, altrimenti chi lo sente l'Unesco. E allora il gentile Dr. Kenny comincia ad insegnarli amorevolmente il mestiere, chè magari ne salta pure fuori un buon successore. "Ricorda" - gli ripeteva spesso - "per poter guarire le persone devi prima ottenere il loro consenso. Bisogna far loro capire che la salute è importante e che è solo la loro salute che ci sta a cuore. E ovviamente che non ci denuncino,ma questo non occorre che glielo dici"


Ma ovviamente mica ci si può sempre divertire, talvolta tocca anche partecipare ai convegni medici dove si incontrano relatori che pensano di essere santoni ma pure belle dottoresse. Ovviamente il luminare Dr. Kenny tiene la sua relazione pure lui 


Intanto il piccolo aveva ormai appreso la difficile arte ed era in grado di convincere anche i pazienti più reticenti e Kenny decide che ormai può procedere da solo 


Eh si, era una bella vita quella vissuta dal Dr. Kenny. La sua arte medica, tramandata al piccolo Levi, era assolutamente all'avanguardia, capace di curare qualsiasi malattia e di far riprendere il paziente anche dalle situazioni più disperate. Forse, in futuro, sarebbe stato proprio il piccolo Levi a usarla per salvare lo stesso Dr. Kenny



...o forse no. Mannaggia a tutte le volte che Levi aveva fatto sega. 

Persino la regina non la prende bene. 

E cosi...con l'immagine trionfante di Historia si conclude questo passo della narrazione. Se per caso avete bisogno di cure...non chiedete di Levi, riferitevi direttamente al servizio sanitario nazionale dentro le Mura. 


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