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mercoledì 3 giugno 2015

Il filmone: Silent Hill (2006)



Recentemente sei abbastanza entrato in fissa con Silent Hill, forse perchè ti aveva stuzzicato l'annuncio di un nuovo capitolo del videogioco anche se poi l'ambizioso progetto è drammaticamente naufragato. Ti sei allora visto senza aspettare Silent Hill il film; come di consueto ecco 5 punti 5 che vale la pena di trattare. 

Pronti al viaggio tra la nostra e la dimensione dell'Other World? Si va, portatevi una torcia e qualche arma se ce l'avete. 


1- La trama

E' senz'altro maggiormente ispirata a Silent Hill 1 ma vuole decisamente cercare di conglobare anche elementi del secondo capitolo della epopea videoludica della Konami. Cosi', se il tema è quello della chiamata presso Silent Hill da parte di Alessa, alcuni dei nemici sono decisamente quelli del secondo episodio - qualcuno ha nominato Pyramid Head? Non vuoi proprio aggiungere altro, chè il film merita di essere visto e programmi di fare un post a parte delle differenze tra esso e il videogioco. 


2 - I mostri

Sono resi davvero bene e fanno la giusta paura - eufemismo per dire che si può sobbalzare dalla sedia talvolta. L'appassionato potrà trovare i fastidiosi bambini bruciati, le infermiere con bisturi, Pyramid Head, scarafaggi dappertutto. Alcuni di questi mostri, dato che la trama è sulla falsariga del primo episodio, hanno probabilmente anche poca ragione di esserci; tuttavia - ed è questo l'importante - sono davvero in grado di comunicare le stesse sensazioni delle loro controparti su console o PC. 



3- L'atmosfera e l'ambientazione

Perfetta. Davvero. Sia quando ci si trova nella dimensione "normale" caratterizzata da una cittadini avvolta nella nebbia e con cenere che cade in continuazione sia quando ci si trovi nell'Other World con le caratteristiche strutture arrugginite e coperte di sangue. In mezzo ci sta una sirena, segnale caro ai video giocatori di questa serie e avviso che un cambio di intimo va preparato piuttosto in fretta. 

Pregevole la ricostruzione della cittadina con immagini che mostrano locazioni ben conosciute - ad esempio la scuola Midwich, il Grand Hotel ma pure il Nathan's Store e altri negozi - e davvero ben rese le strade che si interrompono con enormi voragini; notevolissime poi pure le scene horror in cui la nostra protagonista si imbatterà. Wow, davvero. 

Con in più un gustoso riferimento ad una cittadina realmente esistente - poco importa che sia in Pensylvania, laddove Silent Hill dovrebbe essere in North Virginia - Centralia, in cui effettivamente - come dirà lo stesso agente di polizia - esiste un giacimento sotterraneo di antracite che sta bruciando da oltre quarant'anni. 



4- Alessa

Intendi la bambina che la interpreta. Perchè se è vero che tutti gli attori se la cavano piuttosto egregiamente, lo è anche che davvero la bambina - al secolo Jodelle Ferland, attrice canadese che poi farà una comparsata anche in Twilight, per dirne una - mette i puntini sulle i, sia quando fa la parte di Sharon sia quando invece impersona Alessa o la divinità che la sta aiutando nella sua vendetta. Vedere per credere. 




5 - Il finale

Leggi in Internet che il finale ha lasciato i fan perplessi e divisi tra chi lo considera ottimo e chi invece arriva addirittura a dire che abbia completamente rovinato il film. Tu stai abbastanza nel mezzo verso i contenti. Ti sembra parecchio interessante e suscettibile di interpretazione; almeno due chiavi di lettura sono possibili. 

- Sharon e Rose sono morte già nell'incidente di inizio film e cosi pure Cybil. A conforto di questa tesi potrebbe stare il fatto che sono le uniche a vedere la dimensione alternativa di Silent Hill; il marito e l'agente, pur sempre recatasi a Silent Hill, non la vedono. Tuttavia tende a scartare questa tesi per almeno un paio di motivi. In primis lo stesso agente di polizia dirà al marito che hanno ritrovato la jeep pochi metri più in là da dove viene imposto il blocco dalla pattuglia di polizia; è ovvio che non hanno ritrovato però il corpo di Rose e di Sharon, altrimenti avrebbero comunicato direttamente la loro morte. In secondo luogo, Chris - il marito - riesce a percepire il profumo della moglie quando lui e l'agente cercano nella scuola: la moglie, fosse davvero morta nell'incidente di inizio film, non dovrebbe mai aver raggiunto quel luogo. Ed è sempre l'interazione - sia pure sui generis - che Rose e figlia mostrano di riuscire ad avere con la nostra dimensione un'altra delle ragioni per cui è difficile qualificarle morte: la chiamata di Rose al termine del film fa squillare il telefono a casa del marito; la porta che lei apre è effettivamente aperta anche nella nostra dimensione anche se Chris non riesce a vedere moglie e figlia. 

- Sharon e Rose sono vive ma intrappolate nella dimensione alternativa. Per le ragioni già scritte questa ti sembra l'interpretazione migliore. Dibattibile poi come questa dimensione alternativa - prima limitata al solo Silent Hill perchè creata dagli incubi e dal desiderio di vendetta di Alessa - si sia estesa oltre la città sulla collina; potrebbe benissimo essere che Alessa abbia trovato la maniera di ricongiungersi con Sharon e, uscita da Silent Hill, abbia esteso la sua dimensione onirica al resto dei luoghi con cui viene a contatto. Del resto lo sguardo della bambina che si avvicina alla telecamere sembra avere qualcosa di sospetto. 

Qualunque interpretazione si voglia accogliere, resta un buon finale secondo te e - cosa senz'altro importante - un finale triste e drammatico come ci si aspetterebbe da un film che voglia portare su grande schermo una saga che della disperazione psicologica ha fatto assolutamente il proprio marchio. 


E' tutto, la sirena è suonata...possiamo uscire dall'Other World. Per il momento.

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