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venerdì 26 giugno 2015

K-Anime Project: qual'è il tuo colore?



Qualche tempo fa è uscito sottotitolato in italiano il primo degli OAD che dovrebbero costituire completamento della serie di K-Anime Project che aveva avuto inizio nel 2013 con una serie formata di 13 episodi. Tu avevi visto la serie - e ti era pure piaciuta - e allora non potevi mancartelo. 

Gironzolando per l'Internetto hai poi scoperto che la serie è stata adattata in un manga che ha offerto tutta una serie di spin-off - cui ti proponi di dare un'occhiata, tempo permettendo - e soprattutto - udite udite - che la seconda stagione sarebbe in rampa di lancio e ci dovrebbe raggiungere quest'autunno. C'è di che esserne contenti. 

A dir la verità la serie ti aveva lasciato piuttosto impressionato per alcun cose ma poi abbastanza contraddetto per altre.

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Ti levi subito le cose che ti son piaciute fin li', chè poi merita parlare di quelle che secondo te sono interessanti. 

La prima ragione per cui questo anime ti ha un po' lasciato basito è che, dato il tema molto serio e l'ambientazione molto rigida e per nulla incline all'umorismo, non ti saresti mai aspettato di vedere del fanservice. E invece no, occorre metterlo o non si fanno visual. Protagoniste la gattina Neko - che di gattina ha in realtà gran poco quando in forma umana - e la tenente - seconda in comando, eh - della truppa dei blu, al secolo Seri. Visto che aumenta le visual, ce le mettiamo le foto? Si,dai, ve le metto: direttamente dal film che non si pensi che qui qualcuno inventa qualcosa


Mah...interessanti le divise di ordinanza del Clan dei Blu. 

La seconda - ed è l'ultimo punto negativo - è la trama; non nel suo complesso ovviamente, giacchè per buona parte la trovi molto accattivante, ma alcune scelte proprio non ti hanno convinto o forse non le hai nemmeno capite. Si richiede un minimo di spiegazione ovviamente oppure si finisce che se ne capisce quanto tu ne capisci di biologia dei crostacei. 

Siamo in un Giappone - strano, di solito i Jappi non pongono mai come ambientazione delle loro storie il loro paese - a tratti futuristico e a tratti come il nostro; al fine di consentire che le cose vadano avanti per il verso giusto ed evitare catastrofi stile Armageddon, è necessario che ci sia equilibrio nel potere di sei Re ciascuno dei quali caratterizzato da un colore: il re blu, il re rosso, il re verde, il re dorato, il re argento, il re senza colore. Quest'ultimo sarebbe il re con meno poteri ma comunque particolarmente pericoloso; prova ne sia il fatto che l'anime comincia con un paio di omicidi di appartenenti al clan rosso da parte dello stesso. I sospetti ricadono sul povero scolaretto Yashiro il quale dovrà far di tutto per sfuggire alle mire del clan blu e di quello rosso che vogliono punire - ciascuno alla loro maniera; i primi come degli specie di agenti di polizia; i secondi come un clan di teppisti stile motocicletta 10 hp tutta cromata etc. - il misfatto. Verrà aiutato dalla gatta Neko - l'abbiamo già vista in forma umana - e da quello che era a tutti gli effetti il servitore leale del precedente re senza colore, ovvero la specie di samurai noto come Kuroh. Tra mille peripezie - evitare di continuare, qui si spoilera di brutto - si scoprirà che il fantomatico re senza colore è un'entità la cui pericolosità deriva dal fatto di poter occupare i corpi di altre persone e assumerne il controllo, finendo in questa maniera per essere difficilmente localizzabile; va da sè che aveva assunto il controllo di Yashiro e compiuto i delitti ma il povero ragazzo era privo di coscienza e ovviamente non ricorda l'accaduto. E già basterebbe cosi'; tuttavia gli autori una ne pensano e cento -colorate - ne fanno. Alla fine Yashiro viene ad essere l'incarnazione del Re Argento - Adolf Wiesmann -, il re più forte nonostante il comando fosse considerato essere del Re D'oro. Quest'ultimo altri non era che il luogotenente dello stesso Wiesmann durante la Seconda Guerra Mondiale nelle file dell'esercito tedesco; per qualche ragione loro due - e la sua fidanzata - scoprono qualcosa che porta ad instaurare proprio il regime dei re colorati. Aggiungiamoci che l'equilibrio di cui si parlava viene rotto, in quanto il Re Rosso - tal Mikoto - è finito per essere fuori controllo: tocca al Re Blu - Reisi, con una faccia da secchione mai finita - ucciderlo al fine di evitare il peggio. Peggio che altro non è che l'incombenza sulla città - credi Tokio ma non lo sai - di una gigantesca spada definita la "Spada di Damocle" che potrebbe distruggere tutto. 

Finita la trama - in spiccioli - la debolezza, secondo te, sta nel fatto che troppa carne è stata buttata sul fuoco, senza approfondirla a dovere; se è vero che la mancanza nella serie del Clan dei Verdi viene sopperita dal film - ne parli tra poco - è altrettanto vero che alcune tematiche - come l'origine dell'ordine costituito - sono state spiegate debolmente e difficilmente verranno poi riprese e completate. 



Il film, dicevi. In breve si assiste al tentativo del clan dei Verdi - con poteri elettrici a quanto sembra; laddove i blu hanno poteri connessi all'acqua e i rossi al fuoco - di rapire la piccola Anna, membro del Clan dei Rossi, ormai in stato di disfacimento dopo la morte del loro Re. Dopo varie peripezie abbiamo la nascita del nuovo Re dei Rossi proprio in Anna. Viene introdotto - ma non mostrato - il Re Verde che si diverte a parlare tramite una sorta di pappagallo; si scopre che uno dei combattenti dei verdi è un amico di infanzia - chiamato addirittura fratello - di Kuroh e i due infatti festeggiano il loro reincontrarsi corcandosi di mazzate per mezzo film; uno dei rossi, Izumo - che aveva deciso di abbandonare il bar di sua proprietà ed era sparito - torna dalla Germania dopo essere andato in cerca di maggiori informazioni sul Re senza Colore ed aver fallito; Yashiro - o sarebbe meglio dire Wiesmann - lo si vede il giusto la termine del film mentre scambia qualche parola col Re Dorato - che poi schiatta di vecchiaia - a bordo di una sorta di idrovolante ultratecnologico che gira intorno al mondo - e con buona pace di Fog, se ricordi bene, fa il giro del mondo in una settimana. 

Molti insomma i punti di interesse e molte le questioni che rimangono aperte. Non si capisce ad esempio perchè il Re Argento sia stato tenuto sull'idrovolante per evitare il contatto col Re Verde; quale minaccia può quest'ultimo costituire? Nè si riesce a desumere in maniera compiuta per quale motivo vi siano state ricerche sul Re senza Colore il quale sembra totalmente sparito dalla circolazione. Per fortuna c'è una seconda stagione in arrivo. 

Altri punti di forza - in breve che altrimenti questo post diventa la Divina Commedia -: grafica a dir poco spettacolare e non si dica che la computer grafica la rovina, anzi; musiche assolutamente fantastiche, capaci di comunicare la giusta sensazione al momento giusto. 

In conclusione: da vedere e seguire assolutamente, anche nel caso in cui non disponiate di un idrovolante.

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