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giovedì 25 giugno 2015

Il Filmone: Silent Hill - Revelations 3D



Non molto tempo addietro la rubrica aveva ospitato il primo film ispirato alla celebre saga videoludica Silent Hill e avevi speso delle parole piuttosto positive. Il film ti aveva convinto decisamente e poco contava davvero che ci fossero delle cose fuori posto - come un Pyramid Head che proprio non c'entrava nulla, dato che il primo film voleva essere la trasposizione su grande schermo del primo capolavoro videoludico del 1999. L'atmosfera c'era, la trama era leggermente diversa ma c'era, il finale si prestava a diverse interpretazioni e ci poteva stare alla grande. Ora non più, però. 

Considerato che il regista era cambiato - J. Bassett - ma che il produttore era lo stesso - Samuel Hadidi -, ti aspettavi un'altra avventura da ricordare e ti piaceva l'idea di reimmegerti all'interno della cittadina maledetta del West Virginia. Ci sei riuscito? Beh, non molto in realtà. 

Ciò nonostante e pur di fronte a - poche - negative recensioni nell'Internetto e ad una marea di dichiarazioni schifate dei fans della saga, non puoi dire che sia tutto da buttare. 

Ok, dai che la storia la sapete: 5 ragioni 5 che vale la pena di riportare su "Silent Hill - Revelation 3D". E che la setta non ci trovi. 


1- La protagonista

Al secolo Adelaide Clemens - di cui non avevi la più pallida idea dell'esistenza come attrice ma scopri da una rapida ricerca che ha anche successivamente interpretato una parte nel film "Il Grande Gatsby" assieme a Brad Pitt - , la nostra Heather se la cava piuttosto bene. Almeno questa è la tua opinione. A parte una somiglianza decisamente marcata con la protagonista del terzo capitolo della saga, la giovane australiana riesce effettivamente a trasmettere le sensazione che una ragazza che scopre che il padre le ha mentito per proteggerla, che lei è in realtà nata da Alessa e ne costituisce la parte buona, che la famosa città di Silent Hill da cui si sente chiamata è in realtà un covo di pazzi sotto il nome di setta, dovrebbe provare. Non proprio il normale giorno di una teenager americana, insomma. 



2- I mostri

Il film doveva caratterizzarsi per una grafica assolutamente spettacolare con tanto di introduzione di nuovo mostro - non presente nel videogioco - in CG. Infatti il mostro c'è: si tratta di una sorta di ragno composto da parti di manichini che altro non sono che umani che vengono ricoperti di cera. A farne le spese una povera giovane che passava per Silent Hill assieme ad un'amica che condividerà alcuni attimi di pellicola con Heather, prima di essere inevitabilmente catturata dal mostro. Presenti anche le infermiere dotate di bisturi, presenti molte altre mostruosità difficilmente definibili, solitamente tutte prive di occhi e con fessure sparse un po' come capita nel volto. Fin qui tutto bene. 

Quello che davvero invece fatichi a comprendere è quella sorta di Ninja con lame in cui si trasforma la villain principale - tranquilli che sui personaggi ci ritorniamo eccome - e che subisce una taglio di testa da Pyramid Head.

La fantasia c'è, la fedeltà al videogame in parte, il senso della scelta un po' meno. 



3- L'atmosfera

Che manca totalmente, finendo per essere la più grande falla di un film che non sarà da Oscar ma che comunque fila via anche abbastanza bene. Il problema è qui: dovresti entrare in un incubo, in una dimensione di puro e assoluto terrore e con un senso di perdizione e di incombente pericolo invece ti trovi alla fine del film a dire "Ah, ok, vabbè". Non sei certo un esperto di regia, sceneggiatura, luci etc. ma la sensazione che hai è che qui qualcosa manchi. Troppo forte il tentativo di impaurire solo con la presenza dei mostri; sprecati i sia pure buoni effetti speciali; mancano totalmente quelle inquadrature a scorcio che non permettevano di vedere chiaro attorno a sè - che è proprio una della cose che ha reso grande Silent Hill come videogame - che erano ben presenti nel primo film e di cui manco hai parlato nella recensione dello stesso mentre solo ora ti accorgi che erano vitali come l'aria. Nemmeno l'atmosfera nebbiosa con caduta abbondante di cenere dal cielo per qualche motivo è quella del primo film; le location non appaiono paurose e capaci di dare quel senso di totale smarrimento come nella prima pellicola. 


4- I personaggi

Qui si apre davvero un mondo - facciamo che sarebbe un'altra dimensione alternativa di Silent Hill - chè ne avresti da scrivere giacchè le differenze col videogioco sono molte e rilevanti. 

A partire da Harry Mason, che tale è divenuto soltanto da poco essendo prima Da Silva nel primo film. Si scopre che egli era stato costretto a muoversi di città in città e a cambiare nome e lui e alla figlia - che diverrà comunque Heather proprio come nel videogame - in quanto aveva ucciso un inviato della setta quando ancora erano a Portland. Particolare non di poco conto, qui sopravvive fino alla fine; nel videogioco ci rimette le penne abbastanza presto. 

La fine prematura spetta invece al suo posto all'investigatore Douglas che, anzichè essere personaggio cardine della storia e partecipare al finale, muore ucciso da un mostro durante il primo tuffo nella dimensione alternativa quando Silent Hill non è ancora stata raggiunta. Il suo ruolo si esaurisce nel dare alcune prime informazione sulla esistenza di una setta che sta cercando Heather.

Vincent subisce la trasformazione da enigmatico padre a compagno di classe di Heather e, in definitiva, suo protettore laddove Harry non può provvedere alla figlia - cioè per praticamente tutto il film. E' figlio di Claudia - capo della setta nonchè sorella della Cristabella del primo film - e, tacciato di tradimento, viene inviato presso lo stesso manicomio in cui viene segregato il nonno.

Nonno Harold che rappresenta un punto interrogativo grande come una casa con piscina: viene confinato nel manicomio dalla stessa figlia in quanto afferma che esistono più realtà distinte una delle quali è quella che viene comunemente definita "Fantasia"; conserva una parte dell'amuleto che permette il ricongiungimento delle due parti di Alessa; lo utilizza non si capisce bene per quale scopo. In sostanza non si capisce da che parte stia: dovrebbe a logica avercela con la setta per essere stato considerato pazzo, invece non sta nemmeno dalla parte della protagonista la quale peraltro lo secca - lui o il terribile mostro sfigurato in cui si era trasformato - semplicemente andando a togliergli dal petto l'amuleto completo di tutte le sue parti. 

Claudia segue il videogame pur se viene in contatto con la protagonista relativamente tardi; Dahlia compare giusto una volta all'arrivo di Heather a Silent Hill dicendole sostanzialmente che non dovrebbe essere li; una sfortunata ragazza di cui mai sapremo il nome viene trattata dal ragno cattivo di cui hai già parlato e mai capirai come aveva fatto ad entrare in città e soprattutto nella dimensione parallela; Rose - madre di Heather - compare dalla dimensione alternativa facendoci capire come i due film si collegano - ovvero grazie al fatto di aver ritrovato questo amuleto averne completato una parte, il che dava la possibilità di far ritornare almeno una persona e scelse la figlia. Alla faccia della impossibilità di comunicare in maniera efficace delle due dimensioni, qui Rose parla proprio col marito anche se la sua immagine viene visualizzata solo nello specchio. 

Anche Alessa fa un paio di comparsate giusto all'inizio nel sogno di Heather e poi quando le due si incontrano - non necessariamente per una rimpatriata - venendo ad adeguarsi alle fisionomie della ragazza cresciuta. Non si capisce molto bene cosa combini, in realtà: dapprima parte di spiegone, poi minaccia, poi si ricongiunge alla protagonista: non comprendi proprio se sia stata sconfitta o semplicemente sia divenuta parte di Heather, la quale dimostra di avere i suoi poteri al contatto con Claudia ma certo non ne ha una briciola del carattere vendicativo. 

Manca qualcuno? No, in realtà ce n'è sempre uno di più: il famoso Pyramid Head che, se non si fosse ancora capito, non c'entra nulla con Silent Hill 1 e Silent Hill 3 e qui invece addirittura finisce per essere l'eroe finale andando a sconfiggere il boss finale al posto di Heather. 



5 - Il finale

Beh, se la trama è diversa - ok, non l'hai raccontata ma si è capito dal raffronto dei personaggi di cui al punto precedente - va da sè che pure il finale è diverso. Infatti qui Harry si salva ma decide di rimanere in Silent Hill in quanto deve liberare l'amata Rose che vi è rimasta intrappolata. A prendersi cura di Heather - come se ce ne fosse bisogno - sarà il buon Vincent e tutto lascia presagire che tra i due sia nata una storia d'amore. Interessanti decisamente però due riferimenti: il camionista Trevis che darà un passaggio ai due ragazzi appena usciti da Silent Hill - è il protagonista di "Silent Hill: Origins" ma in quel caso, come il titolo fa capire, entra nella città e salva Alessa bruciante; qui invece sembra passare di li "dopo molto tempo" come lui stesso afferma - e un pulmann scortato dalla polizia che invece entra nella città, andando probabilmente a rappresentare la scena iniziale di "Silent Hill: Downpour". Due omaggi davvero niente male anche se, come al solito, tutt'altro che chiari. 


E la cenere si dissolve...siamo usciti da Silent Hill.

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