In uno dei primi episodi di questa rubrica avevi avuto modo di vestire i panni di uno dei personaggi più amati delle favole da parte di tutti i bambini dell'intero globo terracqueo: Cappuccetto Rosso.
Ebbene la puccia con mantellina rossa e una nonna cui portare dei fiori torna in questa edizione e lo fa alla grande.
Sarà accompagnata da un gioco abbastanza sui generis, catalogato come "avventura grafica".
Signori e signore a voi: Little Red Riding Hood's Wolf e Subject.
Little Red Riding Hood's Wolf è un RPG Indie sviluppato da Akachin che rappresenta il primo lavoro di questo sviluppatore, tranquillamente giocabile gratuitamente al seguente link.
Rappresenta decisamente una piccola perla nel mondo degli RPG indie, potendo vantare, sia pure con estrema sintesi, tutto quello che un buon appartenente alla categoria deve avere; senza lasciare che i pur scarsi mezzi a disposizione inficino la genialità dello sviluppatore. Che Indie sia sinonimo di "fatto in economia" è spesso un dato di fatto; che però significhi "scarsa qualità" è davvero una disequazione.


La trama è semplice e ricalca quella della favola consueta solo in parte: notevole il fatto che lo sviluppatore si sia documentato - lo si può desumere proprio nelle Stanza dei Segreti - sull'esistenza di varie versioni della favola ed ad ognuna di esse abbia comunque fatto corrispondere un possibile finale. Altro esempio di come la cura riposta nella propria opera possa essere notata ed apprezzata, contribuendo a costringerti a chiudere un occhio sulle limitazioni tecniche.
Il comparto sonoro è senza'altro piacevole e il timing in particolare delle varie scelte sonore è davvero ben fatto; la scelta di far scomparire qualsiasi musica nel momento in cui il personaggio arriva a trovare un oggetto focale per la continuazione o legge informazioni parimenti essenziali, lungi dall'essere cosa di poco conto, rappresenta senz'altro una scelta molto felice.
La giocabilità è ottima: gioco fluido e comandi - spostamento con frecce direzionali e interazione con tasto Z o barra o ENTER - molto intuitivi specialmente per chi ha dimestichezza con questo tipo di giochi. Rimanendo al giocatore la possibilità di comunque variare i tasti da utilizzare.
In definitiva un gioco davvero ben fatto e ispirato che vale il paio d'ore che impieghi a finirlo.

Ovviamente la giocabilità è ottima: caricamenti inesistenti - grazie decisamente al fatto che si tratta in definitiva di una serie di disegni - e interazione col mouse oppure con il tasto Z della tastiera al fine di fare la propria scelta da un menù che apparirà sullo schermo.
Nulla la componente RPG - tutto quello che c'è da fare, ovvero guardare, annusare, procedere o, solo in maniera sporadica, compiere qualche altra azione - è riportato nel menù; ad ogni scelta corrisponderà una breve descrizione del risultato. Proprio da questo si desumono tutti i particolari della storia in corso che verranno faticosamente ricostruiti prestando attenzione alle indicazioni.
La grafica è scarna, consistendo di poche schermate; tutto sommato è comunque ben fatta, la scelta degli scenari appare consona all'atmosfera di smarrimento che il gioco vuole comunicare. Piacciono alcune schermate horror che caratterizzano uno dei finali.
Finali che sono ben 8 - il gioco aiuta molto suggerendo di salvare sempre prima di una scelta di non ritorno - senza che questo allunghi il brodo in maniera stancante: l' avventura complessivamente dura circa mezz'ora.
In definitiva un gioco semplice e buono per una pausa pranzo intrisa di mistero.
E' tutto per questa edizione, se per caso vi trovate in un ambiente che non conoscete coperto di bende...beh sperate di non essere una mummia.
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