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sabato 24 gennaio 2015

Indie Rpg 3: One shot and one only



Avevi stabilito nell'ultimo periodo che avresti fatto dei post più corposi e raggruppato almeno un paio di Indie Rpg dato che di solito non ti danno materia per scrivere: ed ecco che, proprio quando hai preso la decisione, te ne arriva uno che merita senz'altro un post in solitaria.

Senza aggiungere altro, signori e signore: One Shot.


Avrai davvero parecchio da scrivere di questa piccola perla e allora decidi di cominciare dal titolo: One Shot significa che hai una sola possibilità cioè che non puoi salvare quando e dove vuoi come accade troppo di frequente negli RPG Indie. In realtà il gioco - che all'inizio sembra dirti che dovrai completarlo di getto e ti mette parecchia paura dicendoti pure che le scelte che prenderai influenzeranno lo svolgimento, facendoti temere di perderti qualcosa per strada - consente si di salvare ma solo in punti predefiniti - dei letti, pochi e sparsi in cui avrai l'ok al salvataggio da parte del tuo protagonista.
Il quale è un bambino - spesso definito un piccolo gatto - che una notte, svegliandosi nel suo appartamento, finirà in cantina e verrà proiettato in tutta un'altra dimensione dove sarà scambiato per il Messia, portatore della salvezza della divinità - che sarai tu, giocatore - fatta forma di un nuovo sole che possa provvisoriamente ridare vita ad un mondo comunque condannato.
Esaurita in breve la trama passi ai punti sotto cui si valuta un RPG e ti accorgi di aver giocato ad una perla.

Cominciando dalla giocabilità, avrai a disposizione i soliti comandi - frecce direzionali, tasti x e z; schiacciando z avrai decisamente la prima buona sorpresa costituita dal menù. Non il menù standard del classico RPG fatto con RPG maker ma un menù essenziale, senza voci superflue o inutili. Ti troverai cosi' da aver una voce per l'equipaggiamento, una per i documenti - molte sono le lettere che troverai nel tuo inventario e leggerle faciliterà enormemente la continuazione - una tradizionale per gli oggetti - non molti ma tutti essenziali e talvolta da combinare per ottenere l'oggetto chiave che ti permetterà di mandare avanti la storia - e una per il QUIT. Null'altro: semplice ed estremamente funzionale, il gioco non ti illude mostrandoti schermate di status, ad esempio, quando non ti serviranno mai. Gli oggetti dicevamo: a differenza di quanto accade in molti altri RPG Indie qui sei tu giocatore che conduci le danze per davvero: nessun oggetto sarà utilizzato automaticamente dal gioco al raggiungimento di una certa persona o cosa; bisognerà averlo equipaggiato quando con la stessa si interagisce. Non solo dunque la dimensione del recupero degli oggetti - abbastanza semplice dato che il mondo non è vastissimo - ma anche e soprattutto quella del ragionamento sul momento in cui l'oggetto dovrà essere usato o combinato.
L'iniziale lentezza del personaggio, che aveva fatto temere il peggio, sparirà quasi subito: già all'uscita dalla casa si troverà un accessorio che permetterà di rendere molto rapidi i movimenti. Rapidità di spostamenti che sarà ancor più accentuata da un'altra ottima trovata: premendo uno qualsiasi dei tasti numerici si aprirà un submenù che consentirà al personaggio di teletrasportarsi tra i vari luoghi a condizione li abbia visitato almeno una volta.

Il Gameplay sarà pure abbastanza ridotto ma è assolutamente accattivante. Ogni area spingerà il giocatore ad usare il cervello al fine di recuperare/combinare oggetti o risolvere enigmi la cui soluzione potrà richiedere combinazioni numeriche, pattern da seguire etc. Che saranno trovabili...nel proprio computer. Altra caratteristica che rende il gameplay cosi' ben fatto è la costante interazione tra il protagonista - considerato abbiamo detto il Messia - e il giocatore - considerato la divinità. Il protagonista non di rado si rivolgerà allo stesso come sua guida; d'altro canto un terzo incomodo - il programmatore del gioco - si inserirà andando talvolta ad aiutare, talvolta a minacciare il giocatore.


...nei modi più di disparati: aggiungendo file in una cartella, cambiando lo sfondo del desktop - che sarà poi comunque ripristinato - e persino facendo comparire delle finestre di dialogo Windows come si vede.










Se quanto è stato detto non bastasse ancora, il comparto grafico è ben fatto trattandosi di un RPG: accanto al tradizione stile deformed durante il gioco appariranno anche delle immagini che caratterizzeranno i momenti fondamentali della storia.









Residua il comparto sonoro che è buono pur essendo comunque quello che colpisce meno: non ci sono molti rumori - tranne che per alcune azioni come spostare delle pecore ad esempio - e la musica di sottofondo è praticamente sempre la stessa nelle varie zone.

La durata del gioco è di circa un paio d'ore ma alla prima volta è possibile che si allunghi vista la presenza di taluni enigmi non proprio immediati.

In conclusione davvero un Indie RPG che ti senti di consigliare per chi abbia voglia di passare un'ora con un minimo di sfida ad usare il cervello. Complimenti pertanto allo sviluppatore, Mathew Velasquez, ed ecco a voi il link  per scaricare e divertirvi con questa piccola perla.



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