E anche questa settimana puntuale come un orologio svizzero al cesio degli Urali e un po' di plutonio delle coste baltiche, torna la Settimana Animistica ossia la rubrica che con poche ma buone parole riassume quello che è accaduto nell'ultima settimana nel meglio dell'animazione Jappa.
Bando alle ciance, ciancio alle bande e girotondo intorno al mondo con Temple e Tam Tam e si va.
Partiresti stavolta con Death Parade, anime che ha già dimostrato di valere tutta l'attesa che in molti gli hanno tributato con un solo episodio. In questa seconda puntata non ci sono coppie da giudicare bensi' viene rivista la situazione della puntata precedente dalla prospettiva di tal Nona - che, se sai ancora fare di conto potrebbe benissimo essere quella prima di Decim, i nomi sembrano essere sospetti - e di una ragazza dai capelli scuri vestita come una accompagnatrice di altro borgo. E' tutto uno spiegone sulle dinamiche che il giudice barista utilizza per istigare gli avventori al gioco truce che vuole far loro fare e i canoni su cui basa il proprio giudizio. Aggiungiamoci una migliore spiegazione dei concetti di Reincarnazione e Vuoto, buttiamoci una sana spazzolata di "non me ne importa in realtà un fico secco" e condiamo abbondantemente con un pizzico di "tanto son già morti" ed il gioco è fatto. Lasciare poi cuocere i poveri malcapitati nel loro brodo per un po' che a noi interessa studiarne il comportamento e il modo di pensare quando seduti su un comodo contorno di paura a dadini. In conclusione la nuova arrivata rilegge la storia come vuole lei e sembra che Decim abbia preso un bel granchio al salmi', andando a condannare la donna che in realtà avrebbe messo in piedi una scenata per poter salvare il suo compagno. E allora Nona un po' lo rimprovera: vabbè che sono comunque già morti ma questo non lo autorizza a prendere decisioni sbagliate. Se lo fa, che va a pettinare le bambole, anzi i manichini - e a giudicare da quanti ne ha, Nona deve averlo mandato abbastanza spesso a farlo. Comunque il ruolo della donna dai capelli scuri - che manco ha un nome - sarà proprio quello che ha esplicitato in questo episodio 2: unire alla freddezza di Decim la spiccata sensibilità femminile e aiutarlo pertanto a non commettere errori. Che poi errori forse non sono: tanto è vero che Nona appare ancora indecisa alla fine. Ok, c'è spazio per Undicia - o come si chiamerà - ma adesso torniamo seri che Re Enma di Dragon Ball mica ce la fa a fare tutto da solo.
Giusto per cambiare un po' genere e mischiare un po' le carte - compressi gli assi - passeresti poi a Diamond No Ace che questa settimana non ha cosi' tanto da offrire. Semplicemente procede da un lato la preparazione sempre più esasperata del Liceo Seido laddove i rivali dell'Inashiro sono riusciti ad approdare alla finale del campionato nazionale. Particolare attenzione sul ruolo che dovrà svolgere l'occhialuto nuovo capitano: sarà il catcher e dovrà guidare i lanciatori - sappiamo chi sono: tra Furuja e Sawamura sicuro non avrà tempo di annoiarsi - il clean up del roster - significa il "pulisci basi" cioè il quarto nell'ordine di battuta della sua squadra - e il capitano. Insomma una stagione tranquilla per lui. E gli viene pure detto che è compito suo far uscire il terzo lanciatore dallo stato catatonico in cui si è trovato dopo aver concesso il run decisivo nella finale regionale. Il Seido ha già affrontato e vinto la prima amichevole con Furuja in campo quale partente e Sawamura rilievo; non altrettanto fortunata la seconda partita dove il ruolo di rilievo è stato invece preso dal terzo lanciatore.
Ritornando a qualcosa di decisamente meno easy, Kiseiju continua a fare faville. A quanto sembra il buon investigatore che non ce l'ha fatta a farsi i fatti suoi come calorosamente consigliatogli da Tamura, ha ora deciso di aiutare Shinici. Manda cosi un amico a spiare un parassita che rimorchia una ragazza in un centro commerciale per portarla ad un appuntamento romantico presso...un parcheggio sotterraneo. Non scattano certo effusioni amorose a quel punto; il povero investigatore viene scoperto a spiare e fatto fuori. Siccome non basta una volta e la folla estasiata - composta da Shinici e l'amico investigatore - chiede il bis, è presto fatto: stavolta al parassita tocca affrontare il protagonista - il quale riesce a schivare tutti i suoi fendenti - e Migi che invece si concentra sui punti vulnerabili del corpo dell'ospite. Vincono ma il detective rimane talmente scioccato e finalmente realizza di essere finito in qualcosa più grande di lui da decidere di consegnare la scheda della fotocamera con chi ha condotto le riprese a Migi che prontamente la divora; il tutto per la disperazione di Shinici che ormai davvero vorrebbe andare alla polizia e spifferare tutto quanto. Si scopre che il portare esseri umani in quel parcheggio rappresenta il pasto dell'organizzazione di parassiti cui la stessa Tamura appartiene. In conclusione sembra venga mandato un emissario contro il protagonista, considerato ormai troppo pericoloso per gli interessi dell'organizzazione; ebbene si tratta di un umano con evidenti problemi di deambulazione ma che contiene in sè ben tre parassiti diversi. Nemmeno all'Uomo Tigre era andata cosi male: lui almeno le Tigri le ha combattute una da una.
Puntata assolutamente pregna di rivelazione quella di Cross Ange: farebbe invidia a Giacobbo. Tusk ed Ange scoprono di essere finiti non nel futuro del loro stesso mondo bensi' in un universo parallelo popolato da quelli che loro chiamano Dragon e che sono...esseri umani. Far attenzione che è complicato e non rispieghi due volte perchè nemmeno ce la faresti. In quel mondo si scopri' una fonte di energia chiamata Draconium che avrebbe potuto risolvere le problematiche dell'umanità: la quale pensò però bene di utilizzarlo per la guerra cosi' provocando inquinamento, fame, disperazione; insomma in una parola distruggendo il pianeta. La razza umana stava estinguendosi e i sopravvissuti decisero di mutarsi geneticamente, divenendo Dragon, e di impegnarsi a purificare il pianeta. Il primo a farlo fu Aura il quale fu poi rapito da Embryo che si trasferi' nell'altra dimensione e ne sfruttò l'energia per creare la società attuale e il mana. Tuttavia tale energia non è eterna: per poterla rinnovare bisogna uccidere altri Dragon, Ecco che il mondo di Ange è un mondo fasullo nel quale chi non sa adoperare il mana è costretto a soddisfare i bisogni di chi lo sa fare uccidendo dei propri simili: si combatte pertanto una guerra fasulla. Il tutto viene rivelato dalla principessa del mondo autentico - Salmandinay - che avevamo già visto combattere contro il Vilkiss di Ange. Alla faccia di essere gli unici due umani sopravvissuti, il pianeta "reale" è invece popolato. Nel frattempo Vivian incontra la propria madre dopo essere tornata umana grazie all'intervento sul suo gene D - quello che regolerebbe la trasformazione - e Tusk viene utilizzato come cavia per lo studio dei comportamenti sessuali da parte di una massa di Dragon donna parecchio interessate. Il che scatena un po' di gelosia in Ange. Ange che non vuole comunque sentire ragioni: dapprima vuole comunque tornare nel suo mondo e viene ridotta a più miti consigli da parte di Salmandinay, poi - durante una strana celebrazione per festeggiare il ritorno di Vivian alla sua comunità d'origine - ancora manifesta dubbi. In attesa del prossimo episodio per vedere come nel frattempo le cose procedano dall'altro lato del tubo dimensionale.
Scontro contro il big boss in Fairy Tail. Sconfitta definitivamente Ofiuco - e ovviamente spogliate per bene Lucy, Yukino e la principessa, chè altrimenti non sarebbe Fairy Tail - e finalmente di fronte al Re degli Spiriti Stellari, i nostri paladini si trovano ad affrontare non poche difficoltà. Il gran cattivone - che niente altri è che Mr. No dell'Uomo Tigre, fare il confronto per credere - se la prende piuttosto comoda all'inizio lasciando che i combattenti della gilda gli scaglino addosso prima tutti i loro colpi individualmente, poi tutti assime: a lui frega poco, nemmeno gli fanno il solletico. Quando poi il Re decide di usare la Limit Break e di trasformare quasi tutti in costellazioni, la situazione non è che migliori. Ma la paura e la demoralizzazione non fanno certo parte del bagaglio di Natsu, Lucy, Erza, Grey e Gajel - guarda caso sono i più fighi quelli che restano...poi c'è Lucy che lo è ma in senso puramente estetico - i quali promettono solennemente che non si daranno per vinti. Ovviamente Natsu parte con la sua tattica lungamente studiata e ponderata: visto che da fuori non riusciamo a fargli nemmeno un graffio, io ci provo da dentro. Mi fiondo cosi verso quel buco nero che dovrebbe essere la bocca - poco importa che da li' venissero quasi tutti i colpi dell'avversario - dopo aver preso slancio ulteriore grazie alla gravità di un pianeta delle dimensione pressappoco del villaggio dei Maghi Neri di Final Fantasy IIX. Gli altri si impegneranno invece a colpire duro da fuori.
Puntata divisa in due parti quella di Akatsuki No Yona. Breve sguardo alla continuazione del viaggio di Yona e Company: si imbattono in un villaggio nella terra della Tribù del Fuoco
lasciato deperire e i cui abitanti sembrano essere malati. Purtroppo per Yona, la quale si prende cura di uno di essi, questa situazione viene imputata al padre, considerato un re codardo che ha preferito cedere i territori anzichè comabattere. La principessa piange per questo. La seconda parte consiste nel viaggio del neo re Soo Won, presso la capitale della Tribù della Terra, Chishin. Incontra li' il generale della tribù, Geun Tae che lo considera alla stregua se non peggiore di Re II dal cui tempo non ha più potuto affermare il proprio valore in battaglia. Non che l'opinione migliori quando il re se ne salta con l'idea di voler organizzare una sorta di giochi senza frontiere al fine di sopperire a questa mancanza di guerre. Le parti più interessanti dell'episodio sono senz'altro quelle che gettano ulteriore luce sulla situazione politica del regno di Kouka. Della Tribù della Terra veniamo cosi' a scoprire che deve - molto probabilmente - il suo nome al fatto che esistono dei giacimenti minerari nel suo territorio anche se stanno scarseggiando. La popolazione venera le rocce - probabile perchè sono state la loro merce di scambio e quindi ciò che loro assicurava la sopravvivenza. I Regni confinanti si chiamano Xing. Sei e Kai.
Abbastanza tranquillo invece l'appuntamento con Tokio Ghoul. Kaneki e il fratello di Touka liberano un ghoul andando ad assaltare il furgone corazzato della polizia che lo stava scortando verso una sorta di "centro di detenzione" che scopriamo essere situato nel 23esimo distretto. Tale ghoul, seguace a dir poco bizzarro di Jason, sembra impazzire di dolore - non che prima fosse comunque normale, eh - quando gli viene comunicato che il suo Boss è morto, Cerca disperatamente di scriverne il nome a terra ma non conosce i Kanji a quanto pare. Lo aiuta - mosso da compassione o forse perchè stanco di sentirlo piangere con la stessa rumorosità delle Cascate del Niagara - Kaneki il quale viene ringraziato e considerato una persona che di prende cura degli altri. Qualcuno che di Kaneki se voglia prendere cura c'è sicuramente: da un lato decisamente Touka - che viene condotta a visitare l'università e finisce per parlare di lui con Hide - e la piccola Minami - che ancora lo sente come fratellone; tanto da volergli dedicare un libro che si vuol far firmare dalla stessa autrice la quale sa di persona sospetta se ce n'è una -; dall'altro lo Chef, ghoul di classe S pazzoide - e chi non lo è - che vorrebbe divorarlo e che - assieme a un paio dell'Anteiku - sembra prendere in ostaggio un paio di scagnozzi dell'Aogiri al fine di recuperare informazioni. Da ultimo, la polizia continua a muovere i propri passi in avanti avendo scoperto dell'incidente occorso a Kaneki e dell'operazione subita.
Abbastanza tranquillo invece l'appuntamento con Tokio Ghoul. Kaneki e il fratello di Touka liberano un ghoul andando ad assaltare il furgone corazzato della polizia che lo stava scortando verso una sorta di "centro di detenzione" che scopriamo essere situato nel 23esimo distretto. Tale ghoul, seguace a dir poco bizzarro di Jason, sembra impazzire di dolore - non che prima fosse comunque normale, eh - quando gli viene comunicato che il suo Boss è morto, Cerca disperatamente di scriverne il nome a terra ma non conosce i Kanji a quanto pare. Lo aiuta - mosso da compassione o forse perchè stanco di sentirlo piangere con la stessa rumorosità delle Cascate del Niagara - Kaneki il quale viene ringraziato e considerato una persona che di prende cura degli altri. Qualcuno che di Kaneki se voglia prendere cura c'è sicuramente: da un lato decisamente Touka - che viene condotta a visitare l'università e finisce per parlare di lui con Hide - e la piccola Minami - che ancora lo sente come fratellone; tanto da volergli dedicare un libro che si vuol far firmare dalla stessa autrice la quale sa di persona sospetta se ce n'è una -; dall'altro lo Chef, ghoul di classe S pazzoide - e chi non lo è - che vorrebbe divorarlo e che - assieme a un paio dell'Anteiku - sembra prendere in ostaggio un paio di scagnozzi dell'Aogiri al fine di recuperare informazioni. Da ultimo, la polizia continua a muovere i propri passi in avanti avendo scoperto dell'incidente occorso a Kaneki e dell'operazione subita.
Continua la caccia ai peccati capitali in Nanatsu No Taizai. Mentre i protagonisti approdano in prossimità di altro villaggio, vengono ripartiti i compiti al fine di poter aprire il bar nella serata: ad Elizabeth e Hawk tocca andare nel villaggio a far pubblicità ed acquistare alcuni ingredienti mentre Meliodas, Ban e King si sfidano a chi cattura la preda più grossa nella foresta. I primi incontrano cosi' uno strano ragazzo che al pari loro si sta nascondendo dalle truppe imperiali. Dopo una lunga conversazione e dopo essere stati scoperti da una squadra di paladini si scoprirà essere Gowther cioè il peccato di Lussuria il cui simbolo sarebbe - a seconda di come girava al fansub - un ariete o una capra e che gira accompagnato da una sorta di gigantesca armatura che ama leggere libri e i cui organi interni esposti all'aria sembrano dolergli. Arrivano cosi' in aiuto ai due anche gli altri peccati capitali, dopo che Meliodas e Ban si sono resi responsabili dell'estinzione di mezza fauna della foresta. L'episodio getta un attimo luce anche sulla sfera privata della vita di uno dei paladini: Guila, della quale si scopre che è figlia di un paladino che è considerato un debole dai cittadini del villaggio e ama particolarmente il fratellino minore, tanto da essere diventata cavaliere sacro per proteggerlo. Nel prossimo episodio si attendono mazzate di quelle serie. In tutto questo Diane...dorme.
Puntata incentrata sullo scontro tattico tra Jin e gli emissari di Border quella di World Trigger. Interessante decisamente la descrizione delle principali tipologie di armi che vengono utilizzate dagli aggressori - sostanzialmente due diversi tipi di spade, Kogetsu e Scorpion, ciascuna con propri vantaggi e svantaggi e Raygust dalla caratteristica di essere sia arma offensiva che difensiva ma di pesare più delle altre due- e il breve racconto della storia dei rapporti tra Jin e Tachigawa: sarebbero stati rivali da sempre e, apparentemente, il secondo sarebbe anche stato più forte del primo, tuttavia il primo venne scelto da un Black Trigger - perchè si', i Black Trigger "scelgono" il possessore dimostrando affinità con lui - e per questo motivo i rapporti di forza sono decisamente cambiati. Interessante pure la breve spiegazione dei rapporti di forza all'interno di Border: a quanto pare la ragione per il recupero del Black Trigger risiederebbe proprio nel tentativo di non alterare quelli esistenti tra le varie fazioni.
Assenti ingiustificati Garo e Kuroko No Basket per i quali si riprende la prossima settimana.
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