Voi cosa facevate quando da piccoli qualcosa vi impauriva? Scommetto che chiamavate la mamma. Che si trattasse del piccolo bulletto che vi infastidiva, del babau - eh, termine che i più vecchiotti conoscono, almeno per certe aree geografiche italiane - o di una piccola sbucciatura al ginocchio provocata a causa del vostro insensato e ingenuo tentativo di volare buttandosi giù da un fienile con un ombrello - ok, questa l'ho vista in un anime, mica conosco qualcuno che davvero ci abbia provato - la mamma era il rimedio a qualsiasi male.
Ed è questo - più o meno - quello che accade nei due Indie Rpg che quest'oggi tratti: si cerca la mamma o la si chiama quando le cose si fanno parecchio inquietanti.
Internauti e Internaute, a voi It Moves e Pen Pals.

E allora che ne parli a fare? Perchè surreale non è sinonimo di brutto - controllate i dizionari se non ci credete.
La grafica presenta una linea stilizzata con contorni nemmeno troppo ben definiti; se questo non bastasse le prospettive non esistono, le proporzioni sono assolutamente sconosciute e i colori sono combinati in maniera a dir poco strana. L'effetto che ne deriva è però tutto sommato "diverso": si vede dall'inizio che il gioco è stato fatto giusto per passare un po' di tempo e non ha pretese dio competere con alcun altro, il che lo rende originale.
La giocabilità è comunque buona in quanto i movimenti - con le frecce direzionali - sono davvero molto fluidi; non inficia il fatto che le animazioni del movimento sia davvero poco curate, anzi aggiunge ancora una volta originalità al gioco. Che un omino - se tal si può definire - che per muoversi cammina come un orso all'ambio non l'avevi ancora visto.
Il comparto RPGistico ed il gameplay sono scarni ed essenziali: esiste la possibilità di accedere ad un menù tramite il tasto X, tuttavia - come classico dei giochi sviluppati in fretta - è pieno di opzioni che non dovrete mai utilizzare. Colpisce invece la varietà di ambientazione che permette di girare questo strano mondo pixelloso e lineare in tutte le direzioni: si può entrare in ogni edificio - poco conta che il vostro personaggio sia alto 3 volte lo stesso - e si può interagire con quasi tutti i personaggi. Basterà trovare pochi oggetti che siano essenziali al fine di procedere con la storia; si arriverà al termine a rispondere ad un quesito - lo sbaglio comporterà il game over cosa che potrà accadere anche a seguito di altri eventi - con cui ottenere l'oggetto che ci permetta di entrare nel club dove sta la propria madre. E vissero tutti felici e contenti.
Il comparto sonoro è assolutamente normalissimo, senza particolari degni di nota.
Insomma un giochino tranquillo e talmente irreale da poter persino divertire.

E' horror decisamente la storia, innanzitutto: un bambino comincia a dormire da solo nella stanza precedentemente condivisa col fratellino di 5 anni più grande e ogni notte si trova ad affrontare strani incubi. Il tutto sfocerà nel riconoscere che c'è una presenza in quella stanza che si insinua sotto al suo letto: scambiata la stanza con i genitori, questi riusciranno a resistere solo 10 giorni prima di decidere di cambiare abitazione. Almeno han battuto il bambino per cui ne erano bastati 7.
E' horror decisamente l'ambientazione - scura e talvolta sfocata - con un'interssante trovata: man mano che il bambino si troverà a girare per le varie zone, comparirà uno screamer sullo sfondo che diverrà sempre più visibile e pauroso al compimento di determinate azioni o semplicemente al passaggio del tempo. Il grado di paura viene sempre più acuito anche dall'incalzare dei vari rumori - davvero inquietanti, dal pianto di un bambino al semplice suono di bocche che si chiudono - perchè un altro punto forte di questo gioco è proprio il comparto sonoro: impossibile che dei brividi non scorrano lungo la schiena quando dal nulla e nelle situazioni più terrificanti partono dei suoni totalmente inaspettati e davvero disturbanti.
La giocabilità è ottima: non solo il personaggio - mosso con le frecce direzionali - può correre premendo shift ma anche le animazioni de movimenti sono molto ben fatte dando un'idea di grande fluidità.
Il che ci introduce alla grafica che è senz'altro di prim'ordine: ottima la definizione delle ambientazioni, davvero molto belle le skin create dall'autore, molto belle le introduzioni ai vari capitoli con quel titolo in rosso colato che fa davvero paura e fantastici - lo si era già detto - gli screamer.
Dove il gioco probabilmente manca rispetto a quanto finora detto - ma non in quanto non ben realizzato ma perchè tutto quanto descritto finora è assolutamente eccellente - è nella componente Rpg: sono si' presenti pochi enigmi - nemmeno troppo difficili comunque -ma troppo spesso il personaggio non può esplorare gli ambienti dovendo limitarsi a seguire dei percorsi orizzontali prestabiliti. Nei quali è possibile ammirare di tutto ma raramente interagire; vi sono molti oggetti su cui poter cliccare ma quasi nessuno essenziale per il gioco. Il che ci fa capire come mai non vi sia in realtà alcun menù: premendo il tasto X si aprirà difatti una laconica finestrella che ci chiederà se caricare una partita o uscire. Ciononostante l'esperienza complessiva del gioco risulta assai piacevole e indubbiamente inquietante,
Un gioco che raccomandi assolutamente anche per la sua brevità - un'ora in tutto - e che forse avrebbe meritato davvero un post a parte. Ma tant'è, accontentavi cosi oppure una creatura si insinuerà nei vostri incubi e vi costringerà a pagare il canone Rai nella bolletta della luce. Spaventoso.
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