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mercoledì 28 gennaio 2015

Indie Rpg 5: Midnight Puppeteer



Quando provi cosi' tanti RPG - che dovrebbero essere pure horror, perchè è questo che vorresti giocare anche se poi alcuni fanno paura quanto la faccia sorridente di un bimbo - ti può capitare qualche rara volta di cascare davvero bene. E' il caso di Midnight Puppeteer - che in italiano suonerebbe più o meno come Burattinaio di Mezzanotte - un RPG assolutamente grandioso - stiamo parlando di Indie, è bene ricordarlo - pur se non certo tale da far paura. Che, naturalmente, merita assolutamente un post tutto per sè. 


Sviluppato da un certo Mascarpone e scaricabile qui, si tratta di un'avventura di circa 5 - ben spese - ore che parte con un uomo e la figlia la cui auto li lascia a piedi costringendoli a cercare aiuto in una magione in una foresta. Sarà prima il padre ad avventurarsi; dopo circa mezz'ora, non facendo egli ritorno, toccherà alla figlia. Si innescherà in questa maniera un turbine di eventi che porterà a scoprire che la figlia stessa possiede dei poteri particolari per cui alcuni membri di un culto religioso - che sviluppa i poteri ESP dell'uomo attraverso ricerche - le danno la caccia e che il padre cercherà di salvarla coadiuvato da una comunità di un piccolo villaggio al quale il culto in questione non sta particolarmente simpatico. In soldoni la trama è questa: salvo poi avere delle gustose rivelazioni qui e li sui rapporti tra i personaggi e sui loro passati intrecciati che la rendono ancora più interessante. Il tutto condito dalla presenza di almeno un orsacchiotto di peluche che parla e si muove come un umano. Non vuoi davvero dire altro: giocatelo e non ve ne pentirete.

Quello di cui vuoi invece parlare è tutto il supporto alla storia: la grafica, la componente RPG, la giocabilità sono tutte assolutamente ottime e rivelano una cura davvero minuziosa dedicata dall'autore al suo piccolo capolavoro. 

La grafica, in linea generale si presenta quella di un normale RPG; sia gli interni che gli esterni sono comunque molto ben congegnati anche se le ambientazioni si ridurranno in sostanza a quattro - magione, foresta, villaggio, una specie di fast food precedentemente sede del culto. 







I momenti topici vengono talvolta sottolineati con l'introduzione di alcuni disegni sicuramente molto colorati e apprezzabili. Piace pure la presenza di determinate mappe - anche se non saranno poi stivate nel proprio inventario - che, pur non essendo strettamente necessarie, aggiungono un tocco di "RPGismo" ulteriore al gioco. 





Anche le finestre dei dialoghi sono piacevoli con la presenza di avatar personalizzati per ogni personaggio; per taluni anche più di uno, al fine di sottolinearne lo stato d'animo in un determinato momento. 







La giocabilità è assolutamente ottima: i movimenti dei personaggi sono molto fluidi e per nulla scattosi anche se non è possibile correre se non in determinati momenti. I comandi sono i consueti: frecce direzionali per muoversi, X per accedere all'inventario e Z per interagire con gli oggetti, dialogare, insomma come tasto azione. 

Se i punti precedenti già basterebbero a qualificarlo come ottimo Indie, il pezzo forte deve però ancora arrivare: il gameplay. Il gioco contiene un sacco di enigmi - alcuni dei quali ti costringono non di rado a girare un po' a vuoto fino a trovare la soluzione - per i quali al giocatore viene davvero richiesto di usare il cervello: si tratta di raccogliere informazioni dai dialoghi con i personaggi, dai documenti sparsi per le varie stanze, dalle foto, dalle indicazioni relative agli oggetti esaminati e di farle fruttare. Gli oggetti raccolti - stivati in un inventario "rotante" semplice ma altrettanto originale ed efficace - non verranno utilizzati automaticamente dal gioco: sarà il giocatore a doverli selezionare di volta in volta al fine di interagire con ciò che è necessario. Numerosi sono poi i "minigames" presenti, collegati a determinate fasi: scene di fuga ad esempio, il cui insuccesso porterà al game over. Perchè in questo RPG si muore, cosa sempre apprezzabile al fine di aumentare la sfida che un gioco porta. Interessante pure il fatto che ad uno di essi sia collegata la possibilità - e necessità - di far cambiare di vestito la protagonista. 


Il tutto viene poi ulteriormente arricchito dalla presenza di almeno due "Bad Ending" che non sarà certo particolarmente facile scovare alla prima partita e dall'interessante scelta di prevedere, a gioco completato, una stanza speciale dove verranno svelati i principali segreti del gioco - invogliandoti a riprovarlo nel caso qualcosa sia sfuggito al primo gameplay - saranno presentati tutti i personaggi con possibilità di vedere le loro skin e di avere notizie su di essi e saranno anche date informazioni sullo sviluppo del gioco - che ha subito un massiccio restyling grafico nel 2013. 



In definitiva un gioco che consigli calorosamente a tutti gli appassionati di RPG: 5 orette tra magioni, foreste e villaggi per un'avventura veramente molto piacevole. 




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