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venerdì 13 febbraio 2015

Il Filmone: Jersey Boys


Hai lasciato passare qualche tempo dal primo appuntamento con questa rubrica ma del resto non hai moltissimo tempo da dedicarvi. Capita però che viaggi e allora capita pure che mentre sei in aereo ti permettono di dare un'occhiata a qualche film. Ecco, se la compagnia è la Lufthansa, allora puoi stare sicuro che sono tedeschi in tutto: parchi di parole, parchi di sorrisi e parchi di offerta videoludica. Altro che Emirates o Turkish, quelli si ci sanno fare. 

Eppure ti sei beccato un film che ti è piaciuto: Jersey Boys, storia di una band musicale che manco conoscevi ma di cui conoscevi - e bene - alcune canzoni, a cominciare da "Sherry" e "Can't take my eyes off of you". 

Bon, in accordo con lo spirito della rubrica, ecco qui i 5 punti 5 che ti sono piaciuti - o non piaciuti - tanto da rendere questo film una buona ora e mezza di intrattenimento. 


Punto 1: Cristopher Walken


Che tu hai sempre considerato un attore con i contropesi. Noto per aver vinto un oscar in tutta la sua carriera -nel '79 per "Il Cacciatore" - e non noto per parti sempre parecchio particolari in film di cui molti ignorano bellamente persino l'esistenza, Cris qui tira fuori una gran bella interpretazione come suo solito, impersonando Gip -nemmeno sai se si scrive cosi' ma pazienza, sicuro non si scrive Jeep - il mafioso più in vista dell'intero New Jersey. Eh si, agli autori gli ha fatto proprio un'offerta che non potevano rifiutare. 


Punto 2: Un discografo molto eccentrico

Impossibile non essere catturati da questo personaggio qui


che, in un periodo in cui "Liberaci era solo teatrale", tira fuori una interpretazione da far impallidire Boy George e Kamakamakamakameleon. Gli appioppano pure della battute mica da poco: "se te lo devo dire io allora siamo nei guai" parlando della canzone "Walk As a Man" che il solito rinco del gruppo non capiva cosa significasse. E' scorpione e ci tiene; ha una pettinatura che nemmeno quella di Donald Trump dei tempi migliori. No, davvero: gran personaggio. 


Punto 3: le musiche

Cantano, cantano dappertutto: per strada sotto ad un lampione, ad una fiera, in un teatro, in chiesa. E le musiche sono davvero molto piacevoli. Il sound dei ragazzi è davvero coinvolgente e nuovo per l'epoca ed ancora adesso ti da un'idea di freschezza e morbidezza che neanche dieci rotoli di convenienza. Armonie notevoli, la voce di Frankie Valli con quel farsetto cosi' particolare e i cori degli altri membri; l'improvviso irrompere nella parte solista del basso del gruppo con un contrasto di tonalità che potrebbe sembrare dapprima strano ma poi ti entra nella testa come un proiettile. E la musica a fare da collante con ritmi ben bilanciati, semplici pennate di chitarra e basi di tastiera tipo primo organetto Hammond. Nulla da aggiungere, il disco lo ascolteresti molto volentieri e sarebbe una buona base mentre stai facendo altre cose. 


Punto 4: la storia

Si' perchè chiaramente non avevi idea di chi fossero i protagonisti, figurarsi se mai sapevi delle loro vicissitudini. Dal "vecchio quartiere" come mafiosi alle entrate uscite di prigione, dal successo su larga scala e la partecipazione all'Ed Sullivan Show ai problemi finanziari, dall'amicizia delle origini al successivo split e alla riunione in occasione della Wall of Fame. Il tutto sostenuto da una ambientazione ben curata e studiata nei minimi dettagli. Sembra davvero di immergersi nel Jersey di fine anni '50, inizio anni '60. E non è una brutta sensazione. 


Punto 5: la catchphrase

Che non è una brutta parola ma significa la frase principale, quella ad effetto. Quella che scegli alla fine non è nemmeno tale perchè sparisce relativamente presto ma è responsabile per i momenti di maggiori ilarità del film quindi è chiaro che ti resti. 

"Ma non dovevi essere a casa alle 11?" ripetono più volte gli agenti di polizia a Frankie, il quale è coinvolto nelle malefatte degli altri membri del gruppo ma la spunta sempre in virtù della protezione di Gip. 


In conclusione un buon film. Adesso stacchi che devi essere a casa alle 11 oppure ti arrestano per eccesso di boiate in rete. 



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