Per questa decima edizione della rubrica caliamo due pezzi da novanta perchè la paura è comunemente associata a tale numero. Non ti sei mai chiesto il perchè ma credi sia connesso vagamente con la smorfia napoletana. Vabbè dai, informiamoci che poi non si dica che spari solo cavolate e che non fai informazione.
Da una rapida esplorazione in Internet trovi le risposte più fantasiose che, dai , un po' ti fanno ridere: tra chi postula che il detto sia nato negli anni '90 - che magari è pure vero ma dimmi di quale secolo - e chi dice che il tutto è correlato alla posizione in cui la paura ti mette - lol - , spunta chi invece dice che la cabala e la smorfia connettono questo numero a quel concetto come pensavi. Ma perchè? Boh, non lo spiega nessuno e l'angolino Rai Educational l'hai già adempiuto quindi è cosi' e bon.
Ah, si, i giochi: signori e signore a voi Memaid Swamp e Ohro Oni.
Cominci dal secondo che ti dà un po' meno da scrivere ma che non è male. Ne vuoi scrivere esattamente nel tempo che dura: 10 minuti.
Un gioco diresti essenziale. In tutto ma proprio tutto. Sviluppato da tal Coroebus e scaricabile qui, che non vi siano fronzoli lo puoi capire già dall'inizio: schermata semplice semplice, due parole per raccontare il prologo e si va. Tiè, gliela metti cosi' risparmi righe
Graficamente è molto pixelloso e poco definito. Solo ed esclusivamente quando si è presi dall'Oni compare qualche screen abbastanza interessante
La componente RPG è limitata a qualche enigma - nemmeno semplicissimo in realtà, un po' bisogna ragionarci - pur se il menù a due livelli - accessibile con ESC e interagibile solo con invio - è piuttosto ricco di statistiche; che non cambieranno mai comunque.
La giocabilità è la classica di un RPG Indie: movimento con le frecce direzionali, niente possibilità di correre, animazioni assenti - con il tuo personaggio che sembra galleggiare nell'aria.
Il comparto sonoro è praticamente assente, salvo comparire la classica musica dell'inseguimento da Oni -chi ha giocato ad altri Oni sa di cosa parli - quando il mostro si mette sulle proprie tracce. Che poi abbia un'intelligenza e un orientamento pari a quelli di un salmone che ha mangiato trote conta anche poco.
Il finale è invece abbastanza buono con colpo di scena.
Basta, l'Oni ha fatto la sua parte, ora passiamo alla sirena. Senza farci trarre in inganno, però: questa sirena non emette suoni piacevoli quali un usignolo ma ti caccia e ha, come obiettivo ultimo, quello di cercare una vendetta non ben definita. Impersonerete infatti un gruppo giovani la cui auto li ja lasciati a piedi presso una radura caratterizzata dalla presenza di una grande palude e di due magioni, una vecchiotta ma accessibile, l'altra in decadimento. Un apparentemente gentile signore anziano vi inviterà a passare la notte, in attesa di poter chiamare soccorso, presso la sua magione. Ma non finirà a tarallucci e vino, mai accettare caramelle - o ospitalità - da uno sconosciuto.
Sviluppato da Uri e scaricabile qui, il gioco è davvero un RPG HORROR molto ben fatto.
Dal punto di vista grafico presenta la consueta grafica deformed del classico RPG sia pure molto curata e ben definita; viene poi impreziosito dalla presenza di alcune immagini veramente ben fatte che potranno essere visualizzate semplicemente guardando i vari quadri sparsi per le due magioni oppure che appariranno in corrispondenza a determinati eventi. Pure le finestre di dialogo e quelle di interazione col menù sono molto ben curate.
Anche il comparto sonoro ha la sua buona parte nel fare di questo gioco proprio una piccola perla: il silenzio di cui è cosparsa l'avventura - lungi dall'essere una mancanza - nella quale si sentiranno perlopiù solo i passi del protagonista, viene improvvisamente interrotto da suoni assolutamente raccapriccianti e di volume particolarmente elevato - per la gioia di chi lo giocherà in cuffia.
La componente RPG è però il punto decisamente forte. Innanzitutto un rapido sguardo al menù - accessibile con il consueto tasto x e interagibile con il tasto Z - ti farà subito capire che il dettaglio è particolarmente curato: menù a livelli, senza fronzoli non necessari, estremamente efficace.
Numerosi saranno poi gli enigmi da risolvere, moltissimi gli oggetti con cui interagire - spetterà al giocatore selezionare l'oggetto adatto, niente aiuti automatici tranne un personaggio "sottuttoio" che ti fornirà indicazioni sull'utilizzo dei vari oggetti -; molta attenzione dovrà essere prestata ai documenti, in parte stivabili nell'inventario e in parte solo leggibili, che forniranno la chiave volta per proseguire. Non sarà difficile trovarsi bloccati, il che t i costringerà a riprovare la varie stanze fino a scoprire ciò che è necessario per proseguire. Non si muore molto spesso, questo si.
La giocabilità è ottima: sebbene il personaggio non possa correre, procede comunque ad andatura piuttosto sostenuta in tutti gli ambienti e le animazioni dei movimenti sono semplici ma ben rese. Al solito ci si muove con le frecce direzionali.
Ulteriore impreziosimento, il gioco contempla ben 4 finali diversi: l'esperienza complessiva si aggira sulle 4-5 ore, comunque davvero molto ben spese.
Ora rilassatevi che la caccia e finita, andate in pace.
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