Siamo ormai al quinto appuntamento con questa rubrica e ti sei reso conto che, al di là di giochi da una botta e via - ti scuseranno per il termine molto terra - terra - alcuni flashgames hanno ottenuto un tal successo da farne delle vere e proprie serie. E' il caso della proposta di oggi: Ex Mortis.
Giunto ormai al terzo episodio, devi subito avvertire che i primi due capitoli sono di per sè autoconclusivi e furono partoriti dalla mente geniale di tal australiano Ben Leffler nel lontano 2006 e poi 2008. Giovhi un po' vecchiotti, dunque ma tant'è: la paura è sempre paura allora come oggi. Il terzo capitolo si stacca decisamente da primi, proponendoci si' lo stesso protagonista - in cerca di vendetta contro il cattivone che l'aveva ucciso nel secondo episodio in virtù di una non meglio precisata resurrezione - ma uno scenario diverso dovuto sia la notevole miglioramento della grafica in flash - siamo ormai nel 2013 - sia per il tuo portafoglio: il gioco rende e allora ne hanno fatto solo una demo-teaser giocabile e se vuoi la versione completa te lo paghi la bellezza di 15 eurini. Ammetti che il pensiero ti sta anche stuzzicando, specialmente qualora dovessero continuare questa saga che davvero è fatta bene e ha tutti i crismi di una serie di successo.
Quali sono questi crismi? Li vediamo? Si, dai, a voi Ex-Mortis.
La trama innanzitutto, di quelle davvero coinvolgenti. Per qualche motivi nei tempi antichi tre semidei nonchè fratelli rimasero gli unici della loro razza e combatterono tra loro al fine di dominare il nostro pianeta. Vlaw, il più furbo dei tre, riusci a prevalere e per molti millenni dominò il creato. Col tempo però la razza umana e quella animale in generale finirono per prevalere e dimenticarsi di lui: se un dio non viene venerato il suo potere diminuisce. Alla fine egli dovette ritirarsi ma promise di ritornare a tempo debito con una schiera del suo esercito di Ex-Mortis - che si potrebbe tradurre in "Non Morti", cosa volete che ne sappia di latino un australiano; avrà preso le parole perchè suonavano bene - ; missione che riuscirà...il resto ve lo giocate chè mica vi posso spoilerare tutta la trama.
Si tratta di un gioco horror e tutto è impostato in questo senso, magnificamente devi dire.
Cominci dalla grafica, che si presenta caratterizzata da scelte tecniche molto differenti nelle varie incarnazioni del gioco: se nella prima prevale l'utilizzo di disegni, nella seconda prevalgono le foto - tratte da alcuni luoghi australiani che a quanto pare sono considerati infestati da presenze anormali - e si comincia ad aver qualche animazione -specialmente negli screamer, assenti nel primo e pure nel terzo capitolo - che cedono il passo alla grafica animata ed interattiva del terzo capitolo. Ciononostante l'utilizzo degli effetti giusti - in particolare una sorta di "maquillage" con particolari di scarsa definizione - contribuisce a rendere appieno l'atmosfera di pure terrore che poi l'utilizzo del color rosso sangue dovunque viene ad accentuare. Scene raccapriccianti insomma e decisamente ben rese a livello visivo.
Pure la componente - diciamo - Rpg contribuisce: spaventose testimonianze vengono raccontate attraverso diari, note , ritagli di giornale. Se il primo capitolo si affida interamente agli scritti, il secondo aggiunge altre forme di informazioni; una radio da tunare alle giuste frequenze, voci - sul punto ritornerai - che compaiono quasi dal nulla di tanto in tanto per minacciare o per mettere sull'avviso il giocatore: al giocatore stesso capire se siano forieri di indizi importanti o semplicemente un tentativo di far salire la tensione e magari quittare il gioco; un quadro con vari ritagli di giornale e quadri con delle foto. La documentazione è parecchio lunga e potrebbe risultare a tratti noiosa ma decisamente contribuisce alla migliore comprensione della storia - che è davvero misteriosa ed intrigante al punto giusto - e deve essere tutta quantomeno sfogliata - non occorre leggerla - al fine di attivare gli eventi seguenti. Non puoi dire se ciò avvenga anche nel terzo episodio, dato che hai giocato soltanto una demo: la grafica migliorata fa la sua apparizione anche in tema di documentazione consultabile comunque.
Quanto ai comandi, se nel primo punta e clicca non era nemmeno presente un inventario - tutto si svolgeva in automatico e le informazioni recuperate dovevano essere scritte a mano su un foglio di carta per coloro i quali la memoria non fosse di conforto - già dal secondo capitolo appare una barra che stiva gli oggetti utili - che saranno di nuovo utilizzati comunque automaticamente all'interazione col particolare dovuto - mentre il terzo episodio mostra una struttura decisamente molto più articolata con menù accessibile che permette di stivare informazioni e rileggere al momento opportuno, di accumulare oggetti che dovranno poi essere selezionati al momento opportuno, di combinare oggetti e persino di verificare la presenza dei propri achievement - cioè particolari ottenimenti sbloccati al performare una determinata azione - e di controllare e usare i propri poteri - qui si ottengono alcuni poteri come la telecinesi che, pur non essendo essenziali per continuare il gioco, costituiscono un aiuto importante. Il tutto accessibile tramite l'icona in alto dello schermo oppure addirittura con scorciatoie da tastiera - ad esempio pressione del tasto I per l'inventario. Un deciso passo avanti dovuto in parte allo sviluppo della tecnologia, in altra - e buona - parte alla decisione di impiegare maggiore tempo e risorse allo sviluppo del gioco - il che ha comportato la scelta di renderlo però a pagamento.
Gli enigmi son decisamente scarsi nel primo episodio: si tratterà più che altro di assicurarsi di leggere tutta la documentazione e di capire dove cliccare - giacchè il puntatore non cambierà forma all'interazione con oggetto notevole - e di stare attenti a cogliere alcuni simboli sparsi negli ambienti che forniranno la soluzione all'unico vero indovinello presente . Se la seconda rimarrà vera, nel secondo episodio vedremo però aggiungersi anche alcuni giochi - come il sudoku - che, pur nella loro semplicità, aumentano decisamente la godibilità del gioco; il terzo episodio sarà invece caratterizzato - come ormai più volte ripetuto - da una struttura molto più complicata dove - per quello che hai potuto vedere - ci si rifarà parecchio a Resident Evil.
La maggiore profondità dell'ultima incarnazione del gioco si potrà cogliere anche attraverso il maggior numero di ambienti visitabili, le animazioni, la presenza di una mappa accessibile abbastanza presto nel gioco, il checkpoint automatico al raggiungimento di determinati obiettivi e la gustosa presenza di un tutorial iniziale che ti guida nella prima missione.
Il comparto sonoro è decisamente all'altezza in tutti gli episodi. Caratterizzato da rumori improvvisi, cuori che palpitano, voci che provengono dal nulla e nel nulla tornano, contribuisce in maniera assolutamente essenziale a fare di questo flash apocalittico uno dei migliori giochi horror della tipologia.
Altro non v'è se non che la storia davvero fa da motore trainante ad un gioco che contiene tutto - ma proprio tutto - quello che un giocatore di giochi horror voglia trovare. Buon divertimento!
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