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lunedì 29 giugno 2015

Flashgames episodio 9: tutti a Silent Hill


In questa edizione della rubrica fa la sua comparsa un nome che è la storia stessa dei giochi horror, talmente famoso e rinomato - a pieno merito - che nemmeno lo riscrivi chè tanto il titolo basta da solo. 

Nato nel 1999 grazie al primo titolo della serie, appare subito chiaro che si tratta di un survival horror ma con un qualcosa di diverso rispetto all'altro grandissimo titolo della Capcom - stai parlando di Resident Evil, mica ciufoli. Se è vero che anche qui si deve cercare di sopravvivere in ambienti tutt'altro che confortanti, se anche qui si dovranno trovare le poche risorse a disposizione per difendersi contro i mostri che a fiotti ti assaliranno mentre vaghi per le strade e gli edifici della città omonima, se anche qui gli enigmi si sprecheranno bloccandoti talvolta per ore se non giorni, se anche qui la storia sarà scoperta a poco a poco grazie agli indizi sparsi e alle persone con cui interagirai, tuttavia appare chiara fin dall'inizio la volontà di deviare verso la psicologia e l'introspezione dei personaggi, facendo si che questo titolo divenga il capostipite di quello che è ora un filone tutto suo: l'horror psicologico. Il successo della prima release porterà a dei seguiti: canonici - Silent Hill 2, 3, 4 etc. - o meno; la serie troverà vita e vitalità in una miriade di piattaforme diverse dalla Playstation al PC fino ad arrivare anche su cellulari e flashgames. 

Di questi flashgames ne hai trovati 3 - e non sei affatto sicuro siano tutti - e di questi vuoi parlare. 

Vabbè, ti sei dilungato ma del resto, oh, stai parlando di un capolavoro videoludico. Andiamo con le sue incarnazioni "flash". 


Andando in ordine cronologico la prima incarnazione è "Silent Hill: Final Redemption", sviluppato da tal AJ - che rivedremo comunque - e giocabile qui.

Si tratta di un gioco molto breve, della durata approssimativa di circa 10 minuti, che consiste in buona sostanza di alcune foto - una decina in tutto - precedute da un introduzione con abbozzo di animazione, skippabile - anche se non lo consigli in quanto dura poco e porta elementi essenziale per capire la storia. 


Si vestiranno i panni di Nathan Wales, ragazzo che ha vissuto un'infanzia diciamo difficile salvo poi essere redento da tal Father Jones: non aggiungi altro chè non vuoi spoilerare. 

Se la grafica è molto scarna, pure la componente RPG non brilla: vi sono solo delle frecce che permettono di spostarsi tra le schermate, non vi è inventario - gli oggetti verranno quasi miracolosamente trovati come punti praticamente invisibili nei vari ambienti e poi usati automaticamente -, la documentazione da cui trarre lumi sulla storia è scarsa - vi sono solo delle note un una sola stanza - salvo inserirsi un gustoso intermezzo FPS che ti vedrà impegnato a liberarti di una sorta di fantasma...sparandogli. Ok, la fisica non è il forte del gioco ma del resto siamo nel mondo dei sovrannaturale come caratteristica di tutta la serie. 

Ma allora perchè parli di questo gioco se tutto sembra essere tra il normale e lo scarso? Per una serie di motivi. 

Innanzitutto il comparto sonoro è davvero ben fatto, capace di incutere il giusto terrore; si fa molto apprezzare il suono che odi quando recuperi gli oggetti, del tutto simile a quello di Resident Evil.

La componente horror, pur nella scarsità tecnica della realizzazione, è presente e pure molto bene: screamer - pochi ma buoni - , possibilità di morire - e dover ricominciare tutto dall'inizio chè non vi sono salvataggi - , schermate che mostrano i luoghi avvolti nella nebbia come caratteristica costante della serie. Tutto questo crea decisamente l'atmosfera che da un Silent Hill ti aspetti. 

In definitiva un gioco veloce che merità gusto il tempo che dura non sorprendendo ma lasciando comunque un buon ricordo di sè. 



Decisamente di diversa fattura, seppure con alcune caratteristiche simili, è Silent Hill - Room 304, sviluppato da Always Straight Sober Joe e giocabile qui. Il fatto che sia più recente si vede decisamente sia in termini di grafica che in termini di organizzazione generale del gameplay. 








La prima utilizza ancora delle foto di ambienti conservando, rispetto al predecessore, il classico effetto nebbia che è caratteristica costante della serie per gli esterni ma decisamente con una migliore qualità; per gli interni appare un misto di foto e disegni che decisamente risulta molto piacevole. Ancora una volta il movimento tra una schermata e l'altra viene effettuato tramite una freccia posta ai lati dello schermo e viene aggiunta l'indicazione in alto sinistra del nome del luogo che si sta visitando. 



La componente RPG è decisamente più curata: le informazioni verranno recuperate sia tramite le frasi che appariranno in basso qualora si porti il cursore - che cambierà di forma divenendo una mano su un punto notevole - sia mediante i dialoghi, sia mediante una documentazione molto più ricca del precedente capitolo sviluppata sia dal punto di vista grafico - note, file sia di testo che immagini e video accessibili tramite un computer - sia da quello sonoro - una cassetta potrà essere inserita all'interno di un video registratore. Gli enigmi presenti non sono certo difficili, trattandosi per lo più di trovare delle chiavi che non saranno comunque di agevole reperimento, costringendoti spesso a cliccare in maniera totalmente randomica all'interno di una schermata. 

Ottimo davvero è il comparto sonoro caratterizzato sia da una musica di sottofondo davvero inquietante, sia da alcuni rumori raccapriccianti; anche il doppiatore del personaggio principale fa davvero un ottimo lavoro. 

Il resto lo fa decisamente la storia, sul classico tipo di Silent Hill con una finale totalmente scioccante che da solo rende meritevole il gioco di essere provato e ben spesi quei 30 minuti circa per completarlo. 


Altro deciso miglioramento si riscontra con l'incarnazione più recente ovvero Silent Hill Distant Scars per il quale non dirai molto in quanto consigli decisamente di provarlo. 

Sviluppato da Michael Hernandez (con il coinvolgimento di AJ che avevamo già visto presente precedentemente) e giocabile qui, davvero questo gioco rappresenta un piccolo capolavoro ripercorrendo in maniera breve ma non troppo - circa 45 minuti - il primo Silent Hill cui rende omaggio riportandoti in luoghi che davvero conosci molto bene quali il negozio di antichità o l'ospedale Alchemilla.

Dal punto di vista grafico si stacca decisamente dai predecessori, puntando tutto sui disegni curati e definiti ma non troppo: questa mancanza di definizione, lungi dall'essere un difetto, rappresenta il tentativo di creare quell'atmosfera di perdita e mancanza di orientamento che da sempre la serie ha portato; cosa che viene ulteriormente sottolineata dal fatto che il tuo protagonista sembra muoversi con una torcia che rende la visuale nelle varie schermate limitata e circondata dall'oscurità. Piacciono molto pure le animazioni che si possono trovare sotto forma di filmati skippabili - sarebbe più corretto parlare di slideshows in quanto successioni di disegni senza animazioni - a cominciare dall'introduzione. 

La componente RPG è davvero curatissima. La schermata di gioco appare ricca e articolata: in basso sono presenti delle frecce rosse che individuano le direzioni percorribili; in alto troviamo un inventario - i cui oggetti devono essere selezionati mediante pressione del mouse - e l'indicazione dello stato di salute del personaggio attraverso una sorta di elettrocardiogramma; in basso a destra - quando si sarà trovata un arma - apparirà invece l'indicazione del numero di munizioni a disposizione. Le informazioni per andare avanti nel gioco potranno essere reperite mediante note - che altro non saranno che indovinelli che forniscono delle indicazioni - e risolvendo enigmi piuttosto vari e non cosi immediati. Il gameplay viene poi impreziosito dalla presenza di una mappa che è davvero simile - per non dire uguale - a quella de primo Silent Hill. 

La componente horror è data dalla grafica stessa che si arricchisce di alcuni screamer notevoli - ad alcuni dei quali viene collegata la morte che, non essendoci possibilità di salvataggi, costringerà a riprendere dall'inizio della storia - e dal comparto sonoro di assoluto rilievo con molto dei suoni dell'originale Silent Hill - già la colonna sonora iniziale è da brividi. Anche qui, come nel precedente flashagame, si assiste alla presenza di una sorta di FPS sia pure in maniera limitata con i nemici che si possono presentare che appaiono un misto tra questa serie e qualche omaggio pure all'altra pietra miliare degli horror, Resident Evil. 

Molto altro potrebbe essere detto ma ti fermi qui chè questo gioco va assolutamente provato e gustato se si vuole assaporare un pizzico di quell'alone di mistero e paura tipici dalla Collina Silent. 


E' tutto per questa edizione; ora mi scusassero, dovrei andare un attimo in Chiesa.

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