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lunedì 22 giugno 2015

Flashgames episodio 8: scappare dai fantasmi con un po' di pazzia



Capita talvolta che tratti di alcuni di alcuni flashgames in maniera rapida e non ti accorgi che hanno di più da offrire; questo perchè non è tua intenzione fare delle recensioni approfondite che tocchino ogni aspetto dallo sviluppo fino alla fine del gioco, quanto piuttosto divertirti e possibilmente divertire chi ti legge. 

Cosi' hai già trattato di un paio di giochini - mica male, devi ammettere - in due precedenti post - qui e qui - ma non ti eri accorto al tempo che essi erano le continuazioni di episodi precedenti. Anche i precursori però meritano una citazione ed ecco allora che, con la stessa prontezza con cui Ken Falco faceva partire la sua auto, adesso ne parli. 

Signori e signore: Ghost Escape 2 - The Cabin e Insanity 1


Partiresti da Ghost Escape 2 - The Cabin che è naturalemente sviluppato dalla Psionic Games e può essere giocato qui

Rispetto alla seconda installazione, il precursore appare di livello paragonabile. 

In sostanza ci si trova in una location sperduta dove lo scopo principale, da buoni indagatori del mistero, è quello di cercare spiegazioni su alcuni fenomeni paranormali verificatesi. 

Dal punto di vista del gameplay le soluzioni sono grosso modo le stesse viste nel secondo episodio. La schermata dell'inventario - accessibile mediante un comodo clic su icona posta nella parte superiore destra dello schermo - è molto semplice ed efficace ma decisamente gradevole da un punto di vista grafico; piacciono molto l'estrema facilità con cui si interagisce con la barra degli oggetti in alto e la presenza di una serie di obiettivi che dovranno essere assolti - obbligatoriamente o facoltativamente solo al fine di ottenere un punteggio finale migliore - che verranno assegnato tuttavia soltanto intorno alla metà del gioco dopo aver fatto un certo incontro. 

La storia rimane per buona parte nascosta potendo comunque essere ricostruita prevalentemente per mezzo di alcune note sparse per il gioco e per mezzo di un dialogo illuminante con lo stesso personaggio anziano che ci darà gli obiettivi da raggiungere (e che...no, devi giocarlo per capire). Aggiungerà qualcosa pure un bambolotto - davvero inquietante - che troverai nella cantina della stessa casa dell'uomo. 




Il comparto grafico è decisamente ben fatto, potendo contare su foto volutamente in bianco e nero e sfocate in maniera da creare un'atmosfera da brividi - mission accomplished - in cui appare solo il rosso del sangue ad inquietare in talune schermate e arricchendosi di alcuni screamers - pipistrelli che escono da una grotta ed altro - che non ricordi essere stati presenti nel secondo episodio. 

Il comparto sonoro conta su alcuni rumori veramente inquietanti e voci che sembrano arrivare dal nulla; non male pure le musiche vere e proprie. 

In definitiva un capitolo che sta in linea con il successivo e che vale la pena giocare per trascorrere circa mezz'ora in un luogo da brividi. 



Anche Insanity 1 si presenta tranquillamente in grado di tenere il passo col successore che ti aveva parecchio colpito. 












Sviluppato dagli stessi autori del precedente, la grafica appare un po' meno sfocata del precedente e come al solito caratterizzata da colori vividi - quasi stile fauvista - che sono decisamente in grado di fornire un effetto macabro. Davvero molto azzeccati i dialoghi in semi trasparenza che vanno a porsi sopra le schermate; ovviamente particolare cura è dedicate alle schermate di morte - e capiterà spesso il GAME OVER in quanto in alcuni casi dovranno essere prese delle decisioni molto velocemente e non sarà decisamente possibile individuare la corretta azione al primo tentativo - e il rosso sarà il motivo dominante delle varie scene -no, non quello delle fragole e delle ciliegie ma quello del sangue.

La storia anticipa quella vista nell'episodio successivo e verrà principalmente svelate mediante i dialoghi con i personaggi - che potranno comunque essere skippati - e mediante il ritrovamento di alcune note. 

Non molto altro da aggiungere per un titolo che è molto facile da "percepire" mentre lo si gioca piuttosto che da descrivere e che assicura 20 minuti di ottimo intrattenimento horror. 


Finisce qui questa edizione, ora mi scusassero, dovrei andare a prendere la mannaia. 

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