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lunedì 6 luglio 2015

Flashgames episodio 11: La casa della carne


Ok, alzi la mano chi ha pensato dal titolo che stavolta si parlava di una beccheria - termine che nemmeno sai se esista in italiano ma che significa macelleria - ; beh, avete indovinato. Oggi si fa la marchetta, eh che mica si può continuare a sfornare articoli a gratis qui. 

Non è facile trovare questo esercizio, è un po' perso nei meandri di una foresta; i clienti sono leggermente aggressivi e non adorano che non si rispetti la fila; ma il servizio è assolutamente di prima qualità, carne al sangue di pregiato valore - almeno quando era viva, poi boh...non sai. 

A voi Meat Mansion, due diversi esercizi, uno vicino a te. 


Ok, l'introduzione non è stata brillante però il gioco non è male davvero. Due episodi già usciti, giocabili entrambi su questo sito e sviluppati entrambi da Ultimate Games Addiction. 

La componente grafica è molto peculiare, fatta di disegni abbastanza retrò che sembrano ammiccare alla grafica dei primi sparatutto per pc (un nome a caso: Wolfstain) ma con una definizione decisamente migliore, accompagnata a quella del classico gioco di fuga da una stanza in cui il gameplay è decisamente prevalente. Un buon compromesso insomma; in cui abbonda la tonalità rossa che dovrebbe rappresentare il sangue che si trova copioso sia dentro le varie stanze, sia come conseguenza del far esplodere la testa ai nemici. 

Si, perchè l'altra idea notevole consiste nell'introdurre elementi di sparatutto in prima persona. Si dispone cosi' di armi - almeno tre per episodio: si partirà con una pistola dalle munizioni infinite ma con 8 colpi, dopodichè bisognerà ricaricare; si continuerà con un fucile a pompa e si finirà con una mitraglietta che bisognerà trovare assieme alle relative munizioni; trovarle sarà essenziale altrimenti davvero non si potranno superare certe situazioni caratterizzate dalla presenza di troppi o troppo veloci nemici - che saranno selezionabili premendo i tasti 1 2 e 3 sulla tastiera; si potranno uccidere i nemici che si presentano avvicinandosi dal fondo dello scenario con animazioni che non saranno il non plus ultra della grafica ma decisamente sono molto ma molto efficaci. Piace pure molto il fatto che i nemici siano diversi tra una e l'altra avventura e tutti abbastanza inquietanti: la difficoltà principale del gioco consiste nell'individuare quello che si muove più velocemente verso di te e dargli priorità nell'ucciderlo. 





Dal punto di vista del gameplay il secondo episodio batte decisamente il primo quanto ad enigmi; se nel primo infatti tutto consiste nel trovare e utilizzare l'oggetto giusto nel posto giusto - aggiungendo giusto una nota per cercare di far intuire la storia - il secondo capitolo presenta invece anche combinazioni da trovare ed enigmi particolari da risolvere. Al solito la documentazione è piuttosto scarsa ma del resto non è essere un rpg quello che questo gioco vuole. Molto funzionale il menù, posto come barra sul lato sinistro dello schermo, mostra soltanto gli oggetti raccolti senza possibilità di combinarli tra di loro. Durante la parte sparatutto apparirà ulteriore barra in alto a destra che indicherà le munizioni a disposizione, il tipo di arma - delle tre disponibili come si diceva - e la barra della vita. Bastano pochi colpi e si finisce game over; è decisamente meglio essere sicuri di aver ricaricato la proprio pistola prima di entrare in qualsiasi nuova stanza o di aver sufficienti colpi delle altre armi. 


Poco altro da aggiungere se non un comparto sonoro nella media, senza particolari elementi interessanti e la presenza nel secondo episodio di alcuni screamer totalmente assenti nel primo.

Interessante invece il fatto che sia possibile tra Story Mode - ovvero modalità storia, quella che hai descritto fino ad ora anche se, in definitiva, la storia mica l'hai capita - e modalità sopravvivenza - consistente nell'essere in grado di resistere a diverse ondate degli stessi zombi che si possono trovare nella modalità precedente - che si potrà attivare anche come conseguenza dell'essere riusciti a finire la storia nel senso di dover cercare di sopravvivere per una notte. Una buona trovata senz'altro. 


In definitiva una serie abbastanza standard ma trainata dalla brillante combinazione di sparatutto ed esplorazione; il che la rende valide le due mezze ore (circa) spese per completarla e che lascia un insegnamento: ricaricate sempre.

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