Tra gli anime di cui avevi recensito il primo episodio ma che poi non avevi completato c'è Yoru No Yatterman, ideale continuazione di una serie che spopolò negli anni '80 e che in Italia prese il nome di "Yattaman". Ideato dalla Tatsunoko, seconda parte di un trittico denominato Time Bokkan - che consta di ben 10 incarnazioni solo 4 delle quali giunte in Italia coi nomi di "Macchina del Tempo", "I predatori del Tempo" e "Calendar Man" - narra delle battaglie spiritose tra due ragazzi tredicenni - Yatta 1 e Yatta 2 - con un trio di ladri - Il trio Drombo - scapestrati e divertenti. Nel 2008 viene fatto un remake e nel 2009 si arriva anche al film.
"Yatterman Night" ne rappresenta la continuazione e devi dire che lo fa alla grande, riuscendo perfettamente a centrare quello spirito umoristico che era caratteristica della serie originale aggiungendoci grafica e animazioni davvero notevoli.
Sono davvero molti i motivi per amare questa piccola perla di sole 12 puntate.
La trama è in realtà molto semplice: i discendenti del trio Dorombo vivono esiliati dalla città degli Yatter a causa delle loro malefatte. La piccola Leopard, di fronte alla malattia della madre Dorothy, cerca di raggiungere tale città per poter ottenere le medicine necessarie ma l'ingresso viene a lei e ai fidi Boiaky e Tomsula impedito dagli Yatta - in realtà si scoprirà poi che si tratta di robot. La madre purtroppo muore e la piccola assume il nome di Dorombo e decide di voler dare una "schicchera" agli Yatter, da tutti ritenuti degli eroi ma in realtà dei cattivi. Partono cosi le varie avventure fino alla conclusione e alla nascita di due nuovi Yatter.
Tutti gli episodi hanno delle costanti che si ripetono: il trio viene sconfitto dagli Yatter e scappa in aliante o con il tandem classico della serie originale; vi è il combattimento tra robot e una battuta spiritosa prima dell'inizio dello stesso; alla fine vi è sempre l'esplosione del robot dei Dorombo; vi è pure la classica fastidiosa risata di Miss Dronio riproposta dalla piccola Leopard; ogni episodio, infine, contiene dei ricordi della madre o delle puntate precedenti.
Non si possono davvero non amare poi i personaggi: dalla piccola Leopard - bambina di 9 anni con un cuore d'oro e una risolutezza davvero encomiabile - a Boyaki - che con un cacciavite donatole da Dorothy riesce a costruire praticamente qualsiasi cosa, compresi dei robot da alcune lamiere e qualche bullone - a Tomsora - dotato della classica forza di famiglia. Come non voler bene anche ai co-protagonisti: Galina - che imparerà da Boyaki e Tomsora sia la meccanica sia il combattimento - ; Alouette - ovvero allodola; una ragazza simpatica che la protagonista vede un po' come la propria madre nonostante sia forse 20enne -; persino il malvagio Generale Goro - che poi si scoprirà essere il padre di Alouette.
Una cosa che incuriosisce abbastanza è l'organizzazione del regno degli Yatta e la gerarchia del comando. In cima ci sta Dokurobey che fa credere alla popolazione di essere Lord Yatterman; sotto di lui vi sono 9 generali anche chiamati "Divinità guerriere di Yatterman" ciascuno dei quali dotato di uno Yatta Can, uno dei quali è proprio il già citato Goro; abbiamo poi una sorta di capo delle squadriglie vestito con una tuta yatta che presenta i colori di entrambi i membri originali; infine i vari soldati robot Yatta. Il territorio a quanto pare consiste nella "terra benedetta degli Yatterman" al centro della quale è situata la città Yatteropolis; per il resto solo piccoli e poveri villaggi. Sono poche in realtà le locazioni che vengono approfondite a causa della brevità della serie: particolare menzione merita la prigione Abareshi dove vengono tenuti i fuorilegge e in sostanza pure coloro che sono portati via e costretti ai lavori forzati e che sarà teatro dello sconto finale.
Sono ovviamente presenti le varie citazioni alla serie originale: dagli Yatta Robot - vedremo la cicogna, il cane, il toro, il canguro, la tigre e il pellicano - alle armi dei protagonisti - il kendama per lui e il bastone che lancia scariche elettriche per lei - al robottino a forma di dado - che sarà creato dallo stesso Yatta 1.
Gustose sono poi le citazioni ad altre serie animate: in forma spiritosa avremo cosi la citazione a Hurricane Polymar, a Go Mach 5, a Kyashian - notare infatti il cane di Goro - un'apparizione del boss finale a mo' di Marvel - non ricordi di preciso quale nemico ma la scena decisamente evoca qualcosa nella tua memoria - riferimenti a Gengis Khan - sotto forma di robot dei Dorombo - e a Nessie - creatura chiamata Kussie - e persino una scena in cui i nostri eroi volano in cielo con un tandem con la luna sullo sfondo a mo' di famosa casa di produzione americana.
Il finale appare un po' accelerato ma comunque soddisfacente e preludio - forse - per una possibile continuazione.
In conclusione una piccola perla i cui dodici episodi filano via lisci senza alcun intoppo tra momenti ilari e momenti più riflessivi - ma mai troppo -; raccomandata davvero a tutti, dai nostalgici della serie originale a chi non ne sappia niente ma voglia semplicemente passare qualche mezz'ora divertendosi. Yatta!
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