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domenica 25 ottobre 2015

Indie Rpg Ep. 21 : tanti saluti a Carlotta e Lamia Nox



Ben ritrovati in questa nuova edizione della rubrica che cerca di trattare i migliori - e meno conosciuti al grande pubblico - Indie Rpg, possibilmente con un tocco - o più - di horror. 

Stavolta andremo a salutare una fanciulla dal nome come quella che aveva un ranch in Canadà - si, con l'accento sulla A perchè negli anni '80 si pronunciava cosi' - e poi incontreremo pure una piccola puccia alle prese con qualche macabra pratica - no, niente hentai o similia se ci aveste pensato. 

A voi: Hello Charlotte e Lamia Nox

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Hello Charlotte, sviluppato da Aetherane e scaricabile qui è un gioco di circa 2 ore che confonde - a dir poco - il giocatore, portandolo a mixare favole - in questo caso quella della ragazza che mangia, dorme e fa i comodi suoi presso l'allegra casetta degli orsi - tecnologia futuristica - l'ambientazione stessa lo rende palese - e un tocco di misticismo: il tutto attira decisamente l'attenzione ma finisce per mettere molta carne al fuoco e provocare l'effetto di dimenticare dove siano i fiammiferi per accendere il barbecue. 

Dal punto di vista grafico ti piacciono praticamente tutte le scelte: si parte con una impostazione minimalista - parole della stessa Charlotte - in quasi totale bianco e nero ma molto pulita, per passare poi ai colori e a una buonissima cura dei particolari. Piacciono pure le scelte di layout e cromatiche delle finestre di dialogo, dei menù e i disegni che sottolineano i momenti più importanti e le scene più pregne di significato. 

Combinata questa scelta con un sonoro altrettanto essenziale ma decisamente evocativo e immersivo, ecco che il gioco funziona alla grande. 

Dal punto di vista della componente RPG Hello Charlotte ha, in piccole ma ben mixate dosi, tutto quello che si possa chiedere. Un menù scarno ma alquanto funzionale richiamabile con il tasto X e interagibile con il tasto Z che sarà il comune tasto azione anche per l'interazione con gli oggetti delle varie ambientazioni; una documentazione veramente molto contenuta ma decisamente ben curata graficamente - si vedano ad esempio i disegni che si potranno recuperare girando per i vari luoghi -; una serie di indovinelli non particolarmente difficili basati in parte sul ragionamento e in altra parte sull'azione tempestiva al fine di evitare i game over che sono - in maniera molto interessante, devi dire - configurati come finali alternativi ed accompagnati dalla costante piacevole schermata di "disconnessione". Il tutto con una novità veramente intrigante: un libro - accessibile dal proprio menù fin dall'inizio - che dichiara di rivelare la verità sulla situazione del gioco, distinguendo le varie razze presenti e quelle che vivono nella dimensione reale da quelle che invece vivrebbero in una realtà finta. Ti aspetti che tutti questi indizi vengano chiariti allora attraverso notizie recuperate nel corso del gameplay e dialoghi con i vari personaggi: tuttavia non accadrà. Questioni si accavalleranno e risposte se ne avranno poche e confuse. Lo sviluppatore ha già comunque reso noto che si tratta solo del primo episodio e annunciato che il successivo chiarirà molti aspetti di una trama che appare senz'altro molto interessante ma molto - troppo - arzigogolata al punto di costituire il vero - e forse unico - punto debole della sua creazione. Altra piacevole introduzione - che non hai ancora visto usata in questo tipo di giochi - è l'animazione +1 e -1 che appare a schermo ogni qualvolta il personaggio utilizza - in maniera automatica all'interazione col punto notevole della schermata - uno dei - pochi per dire la verità - oggetti dell'inventario. Piccole cose che però conferiscono decisamente un aspetto gradevole e dimostrano una certa cura da parte dello sviluppatore. 

La giocabilità è davvero ottima: movimenti fluidi e un personaggio - da comandare con i tasti direzionali - che già si muove molto rapidamente e che potrà inserire la velocità luce - che sarà essenziale in almeno un paio di casi - con pressione del tasto SHIFT.

Un'ultima parola la vuoi spendere sulla componente horror. Non vi sono screamers, non è questo il gioco che ti farà sobbalzare sulla sedia; ci si affida al sonoro e a particolari grafici - quali il sangue che cola dalle mura - con particolare dedizione ai disegni che scandiscono le varie morti. 

In conclusione un bel RPG Indie e rimane l'attesa per un secondo episodio che permetta di mettere a fuoco quei tanti particolari della trama che al momento paiono molto oscuri e sfocati. 



Lamia Nox è un gioco che colpisce davvero per la propria efficace semplicità. Sviluppato da The Rexman 221 e scaricabile qui), ti fa vivere l'avventura di una giovane ragazza - Laura - alle prese con alcune strane sparizioni presso la sua famiglia. 

Efficace semplicità, dicevi. 

Innanzitutto per la grafica: molto curata quella deformed propria della schermata di gioco, senza alcuna pixellosità e con un sapiente gioco di ombre e luci che contribuisce a rendere l'atmosfera cupa il giusto e al contempo a esaltarne la definizione. Niente abbellimenti di alcuna sorta ma anche la scelta cromatica e grafica delle finestre di dialogo appare azzeccata. 

Pure la componente RPG è ridotto all'osso ma fa il suo degno lavoro. Niente documentazione - solo note che non sono rappresentate graficamente ma il cui contenuto viene semplicemente scritto nella classica finestrella di dialogo; un menù scarno ma preciso - nessuna voce inutile e tanto spazio per relativamente pochi oggetti - con una barra della vita e una delle magie chiaramente visibili - e inutili: mai si perderanno hit points o si faranno magie - che costituiscono più che altro un piacevole tocco di colore. Giocabilità ottima con movimenti con le frecce direzionale e consueto tasto azione Z e X per chiamare il menù. Non piace moltissimo il fatto che il gioco sia molto generoso in termini di salvataggi: non solo basterà richiamare il menù ma addirittura al momento del compimento di un azione potenzialmente rischiosa viene proposta in automatico la possibilità di salvare. 

La componente horror è tutta nel gioco di luci ed ombre a livello visivo e nei pochi inseguimenti; non contribuisce in realtà la componente sonora limitata ad una colonna sonora molto piacevole - stile medioevale - ma niente affatto impaurente che sarà sostituita da una musica carica di tensione solo quando saremmo cacciati. 

Piace invece la presenza di due finali - la cui attivazione dipenderà però da una scelta piuttosto palese poco prima della scena finale. 

In sostanza un gioco fatto in economia sia di tempo che di risorse: tuttavia innegabilmente quelle poche risorse sono state sfruttate al meglio. 


E' tutto per questa edizione!

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